I Monti Alburni saranno nuovamente protagonisti quest’anno dell’incontro speleologico a carattere nazionale che si terrà a Sant’Angelo a Fasanella dal 2 al 5 giugno.
Un’occasione unica di valorizzazione e conoscenza di uno dei luoghi più affascinanti del territorio, che sarà letteralmente preso d’assalto da numerosi speleologi che parteciperanno all’evento promosso dal Gruppo Speleologico Martinese di Martina Franca. L’incontro dal titolo “ALBURNI, Un monte condiviso” coinvolgerà i Gruppo Speleologici Campani e Pugliesi, che da decenni visitano ed esplorano i Monti Alburni. Il territorio dunque è pronto ad accoglierli, come sancisce un accordo tra i sindaci del territorio che hanno concesso il patrocinio morale all’iniziativa e gli altri organi istituzionali che hanno un ruolo nello sviluppo della zona, che hanno sposato il progetto nella convinzione dell’importanza che riveste questo evento per il territorio degli Alburni, spesso sotto i riflettori per le sue negatività, che frequentemente offuscano le tante risorse che possiede. Ricchezze sconosciute a molti, dalle straordinarie possibilità esplorative, che solo gli esperti speleologi possono esplorare e ammirare. I meno esperti dovranno accontentarsi – si fa per dire – dello splendido scenario rappresentato dalle cascate dell’Auso, dove l’acqua della sorgente disegna angoli paradisiaci e viene convogliata verso un antico mulino, non più in funzione. Di grande suggestione anche il ponte di epoca romana che sovrasta il torrente e, nel laghetto artificiale nella parte alta, la turbina della vecchia centrale idroelettrica a cui le acque dell’Auso un tempo fornivano l’energia necessaria per mettersi in moto. Speleologi o no, l’evento “ALBURNI, Un monte condiviso” sarà una nuova occasione per ammirare tesori inestimabili, da far conoscere e apprezzare ai turisti che, d’ora in avanti, arriveranno numerosi nel territorio. Sperando che non siano scoraggiati da una viabilità…troppo bucolica.