L’emergenza cinghiali è stata al centro del consiglio convocato su richiesta del sindaco di Stio, Natalino Barbato, e in risposta alle numerose richieste dei cittadini, dal Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, presso la Sala Conferenze del Centro Studi e ricerche sulla Biodiversità del Parco, in località Montesani a Vallo della Lucania.
Alla presenza dei sindaci del territorio e dei rappresentanti delle associazioni di categoria del settore agricolo, si è discusso delle possibili soluzioni ai tanti problemi provocati dai cinghiali sul territorio, ma anche da volatili, caprioli e lupi, che creano danni alle colture, tanto da mettere in ginocchio l’agricoltura e da spingere in alcuni casi gli agricoltori ad abbandonare la coltivazione di interi appezzamenti, completamente danneggiati dagli animali. Tra l’altro i cinghiali sempre più frequentemente si avvicinano ai centri abitati in cerca di acqua e cibo, senza alcuna paura per la presenza dell’uomo, rappresentando anche una minaccia per l’incolumità dei cittadini perché provocano spesso degli incidenti stradali. All’incontro il sindaco di Pollica Stefano Pisani ha evidenziato che ormai i cinghiali arrivano anche fino al mare.
Amministratori e cittadini, sempre più esasperati, chiedono quindi interventi più duri per far fronte al fenomeno. Il presidente di Coldiretti Salerno Vito Busillo ha sottolineato il rischio che l’abbandono dell’agricoltura possa determinare anche un pericolo di dissesto per il territorio, mentre Natalino Barbato ha sostenuto la necessità di modificare, anche se solo temporaneamente, la legge che vieta di cacciare in area protetta.