La Comunità Montana Calore Salernitano prepara una mobilitazione
Non è iniziato senza problemi il nuovo anno scolastico nel territorio della Valle del Calore. Nell’ambito della generale politica dei tagli che ha investito negli ultimi mesi il mondo della scuola, disseminando disservizi e disagi nelle aree più disagiate, due scuole dell’infanzia hanno definitivamente chiuso battenti. Si tratta delle scuole di Campora e di Sacco, dove, a causa dell’esiguità dei piccoli allievi e dei tagli operati, il 15 settembre scorso le strutture sono rimaste chiuse. Per quanto riguarda la scuola dell’infanzia di Sacco, il numero esiguo di bambini costringe i pochi che ci sono ad andare nel vicino comune di Piaggine, paese relativamente vicino ma difficile da raggiungere a causa di un sistema viario tutt’altro che eccellente. Una situazione complessa, se si pensa che i pendolari che dovranno viaggiare tutti i giorni percorrendo una notevole distanza sono bambini che non hanno più di 5 anni di età. Per non parlare dei disagi delle famiglie!
Si tratta di una situazione davvero difficile da gestire, tanto che il Presidente della Comunità Montana Calore Salernitano, che già nei mesi scorsi aveva manifestato la propria preoccupazione, promette di tentare di opporsi a provvedimenti che non fanno altro che generare disservizi e favorire lo spopolamento delle aree montane. “Non possiamo accettare questi provvedimenti che penalizzano ulteriormente un territorio che già vive numerose difficoltà; – sostiene Latempa – riteniamo infatti che la scuola rappresenta un punto di riferimento culturale, per una popolazione che già vive sulla sua pelle una difficile quotidianità”. “Per questo – conclude – faremo quanto possibile per difendere gli interessi delle persone e delle istituzioni”.
La Comunità Montana interverrà sulla situazione chiedendo un incontro con i responsabili dell’Ufficio Scolastico per la Campania e dell’Ufficio Provinciale di Salerno, nonché con il Ministero all’Istruzione per trovare una soluzione.