A Roscigno sono stati ultimati i lavori del futuro museo archeologico “Monte Pruno”. A darne notizia è il sindaco Pino Palmieri, che ha definito il museo come: “Il cemento ideale di una comunità, formato dalla coscienza della propria cultura e dalla capacità di conservarla e accrescerla“.
L’ex scuola in via IV Novembre non accoglierà solo i reperti, ma anche la scuola scavo dell’Università Federico II di Napoli. L’intenzione dell’amministrazione comunale è quella di ospitare nella struttura tutti i reperti fino ad ora rinvenuti nelle campagne di scavo effettuate nel sito Monte Pruno e custoditi attualmente presso i depositi del Museo archeologico di Paestum. Già nel 1999 a Roscigno venne istituito un “Laboratorio archeologico”.
Nel corso degli anni sono state effettuate diverse campagne di scavo per approfondire la conoscenza scientifica dell’antico abitato e con il rinvenimento, nel 2015, di reperti sono stati effettuati lavori per la realizzazione di sentieri e per l’accoglienza turistica, al fine di rendere fruibile il pianoro di Monte Pruno ai visitatori. Nel corso dell’ultima campagna di scavo, inoltre, sono state individuate diverse aree di interesse nelle quali proseguire con ulteriori indagini. Si tratta di un progetto sicuramente ambizioso quanto importante.
Per la realizzazione del museo è stata predisposta una spesa di 75.000 euro, che prevede, oltre alla ristrutturazione dei locali messi a disposizione dal Comune, anche l’elaborazione del progetto con la realizzazione di vetrine, pannelli e didascalie, il progetto architettonico, il restauro dei materiali per l’esposizione, la catalogazione dei materiali, diverse pubblicazioni, materiale divulgativo e pubblicitario, l’assicurazione dei materiali scelti per la mostra itinerante, la realizzazione di un sito web e l’istituzione di una borsa di studio per un giovane archeologo.
Fonte: Voce di Strada