Depositata in Consiglio regionale una proposta di legge che mira ad integrare la disciplina regionale esistente in materia di agricoltura sociale, con la definizione e la promozione di attività di carattere educativo dedicate ai bambini da 0 a 6 anni, ovvero gli agrinidi e gli agriasili. Lo rende noto il consigliere regionale Michele Cammarano. “La proposta prevede che i soggetti che svolgono attività di agrinido e agriasilo debbano formulare un progetto educativo basato su un approccio esperienziale armonizzato con il peculiare contesto agricolo-rurale in cui si sviluppa la formazione e la vita relazionale del bambino, incoraggiando l’interazione con la natura circostante.
Attraverso l’agricoltura sociale è possibile riscoprire i forti legami di comunità propri del mondo agricolo e andati perduti nel mondo urbano. Le attività ordinarie di un nido o di un asilo tradizionali sono integrate con altre come laboratori di riciclo creativo, preparazione di prodotti alimentari, osservazione e cura dell’orto, sperimentazione di esperienze sensoriali in relazione ai profumi e alla manipolazione di fiori e piante, attraverso conoscenze tattili ed esplorative.
Gli agrinido e gli agriasilo oltre a costituire fonte integrativa di reddito per le imprese, propongono un modello alternativo di spazio didattico e un nuovo orientamento formativo. Si tratta di un importante e innovativo ampliamento delle tipologie di offerta educativa nell’ambito delle attività di agricoltura sociale, in armonia anche con la crescente sensibilità nei confronti dell’ambiente e del patrimonio naturale”, conclude Cammarano.