Tre giorni di successo ad Ascea, con la parte conclusiva della rassegna Teatrando che si è conclusa con l’inaugurazione della Scuola di Arte Drammatica di Paestum
Si è chiusa con successo la rassegna Teatrando, organizzata dalla Fondazione Alario e dal Comune di Ascea, nell’ambito del Progetto SpazioTeatro 2008, in collaborazione con l’Accademia Magna Graecia Scuola d’Arte Drammatica di Paestum, con la partecipazione straordinaria di Lina Wertmuller. Tre giorni di seminari rivolti ad oltre 30 iscritti, tenuti da Sarah Falanga, direttrice artistica dell’Accademia e Lina Wertmuller, su tecniche recitative, disciplina della recitazione cinematografica e tecniche di regia. La tre giorni si è conclusa con l’inaugurazione della Scuola di Arte Drammatica, con sede a Marina di Ascea, dell’Accademia Magna Graecia, e con lo spettacolo teatrale “Storia di un diario, diario di storia”, da “Il Diario di Anne Frank” , un riadattamento in commedia musicale per la regia della stessa Falanga, messo in scena dalla compagnia teatrale dell’Accademia.
Nei saluti conclusivi Lina Wertmuller ha dichiarato: “Sono impressionata dalla assoluta poca conoscenza della cultura da parte dei giovani, abbacinati dal bombardamento mediatico di programmi come il Grande Fratello e dall’uso smodato e scorretto di internet. Bisogna fare azioni concrete per indottrinarli sulla storia, sul teatro, sul cinema. Io, personalmente, ho chiesto al Ministero della Pubblica Istruzione di riportare il cineforum nelle scuole e proiettare film italiani, perché i nostri film sono la nostra letteratura. La storia si snoda e si racconta nel cinema”, continuando ha aggiunto che il Cilento è una terra bellissima con delle grandi potenzialità ma che deve essere difesa dalle contaminazioni. “Siamo nella Magna Graecia – ha conluso – e questi luoghi vanno difesi e rivalutati affinché diventino un’ isola felice da offrire non solo al “Paese” ma al Mondo. La bellezza del Cilento deve rappresentare il vostro Petrolio”. La Wertmuller non ha mancato di esternare i suoi complimenti a Sarah Falanga, “per essersi profusa nella creazione della sua Magna Graecia che, agendo nell’ambito del teatro, non insegna solamente a recitare ma aiuta la diffusione della cultura tra i giovani che, ancora, non ne valutano a fondo le potenzialità”.