Questa mattina, alla Procura di Salerno, si è tenuta la conferenza stampa dopo la richiesta d’arresto accolta ieri dalla giustizia inglese. Dall’incontro è emerso che Danilo Restivo, unico indagati per la morte di Elisa, arrestato ieri in Inghilterra, uccise la studentessa potentina scomparsa il 12 settembre 1993 colpendola 13 volte al torace con un’arma da punta e taglio, dopo un approccio sessuale rifiutato dalla ragazza e poi la trascinò nel sottotetto della chiesa della Ss. Trinità di Potenza.
Lo ha detto il procuratore generale Lucio Di Pietro, il quale ha confermato che nei confronti di Restivo "ci sono gravi, precisi e concordanti indizi di colpevolezza in ordine all’omicidio di Elisa Claps". L’incontro con i giornalisti è stato l’occasione anche per svelare particolari importanti della perizia autoptica eseguita dall’anatomopatologo Francesco Introna. Dalle risultanze scientifiche è emerso infatti che dal giorno dell’omicidio, il corpo di Elisa è sempre rimasto nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità di Potenza, dove poi è stato trovato. Dall’esame autoptico è emerso inoltre che Elisa fu uccisa proprio la stessa mattina della scomparsa, esattamente negli stessi luoghi in cui aveva incontrato Danilo Restivo. I magistrati salernitani non possono ancora dire con certezza se Restivo fu aiutato nell’occultamento del cadavere. Certo è però che ha compiuto il delitto per motivi abietti e crudeli. Alla conferenza stampa era presente anche il pm Rosa Volpe, che coordina le indagini. La Volpe non ha escluso che a breve potrebbe essere chiesto un provvedimento di estradizione temporanea dall’Inghilterra. "In questa fase – ha aggiunto – abbiamo un anno per eseguire effettivamente l’arresto".