Siglato un protocollo d’intesa per realizzare moduli di attività finalizzati alla difesa della natura alla prevenzione e la lotta contro gli incendi boschivi
Trova origine dalla volontà e dalla necessità di tutelare l’ambiente, preservandolo dall’angosciante incubo degli incendi boschivi l’accordo raggiunto tra la Comunità Montana Calore Salernitano e alcuni dei sedici comuni che ad essa fanno capo: Piaggine, Giungano, Albanella, Trentinara, Felitto e Monteforte e che hanno prontamente risposto all’idea dell’ente montano di operare in questa direzione, dichiarandosi disponibili ad attivare le azioni previste. L’ente montano presieduto da Franco Latempa ha infatti stabilito che, in virtù di uno dei suoi compiti prioritari, saranno attivate azioni utili quanto necessarie a tutelare l’ambiente e prevenire la piaga degli incendi boschivi che lo scorso anno hanno ha seminato panico e distrutto una parte notevole del patrimonio cilentano. Nello specifico, di concerto con i sei comuni, saranno realizzati dei moduli di attività finalizzati a formare nuclei comunali di volontari di protezione civile nel settore della prevenzione e della lotta ai roghi. Si tratta di quattro moduli che vanno dalla formazione all’addestramento per intervenire in caso di incendi, ad azioni di sensibilizzazione sulla difesa dell’ambiente, all’avvistamento e alla prevenzione mediante azioni di comunicazione alla sede operativa e azioni di ricognizione, oltre che a azioni di piccola bonifica ambientale per la prevenzione degli incendi. Ciascuno dei comuni interessati, al termine del periodo di formazione, avrà un proprio nucleo di volontari costituito da sette unità da destinare alla parte pratica, ossia alle concrete azioni a difesa della risorsa ambientale. Con la convenzione stipulata, l’ente montano di Roccadaspide ha avviato solo due dei quattro moduli previsti e si è impegnato ad assicurare il corretto svolgimento delle lezioni e la copertura delle spese generali oltre che i rimborsi ai volontari, a consentire l’uso di automezzi in casi di esigenza, previa autorizzazione dirigenziale, l’inserimento dei volontari nelle strutture operative dell’ente durante il periodo di pronto intervento. I comuni, a loro volta, si impegnano a garantire la costituzione corretta dei nuclei, l’impiego dei volontari nelle attività di prevenzione degli incendi boschivi anche per gli anni futuri, l’uso di propri automezzi se ciò fosse necessario per la salvaguardia ambientale.