Mer. Lug 17th, 2024

Ernesto Sica, coinvolto nel complotto anti-Caldoro, è stato ascoltato ieri dai magistrati della Procura di Roma, ai quali avrebbe confermato di essere a conoscenza delle voci diffamatorie diffuse sul conto del Governatore della Cmapania ma le avrebbe considerate un colpo basso di natura politica, perché si trattava solo di gossip. Sica è stato ascoltato per circa due ore in qualità di indagato nell’inchiesta su una presunta associazione occulta cosiddetta P3.

L’ex assessore regionale della Campania si sarebbe giustificato sottolineando che l’azione nei confronti di Caldoro, riguardo a presunte e false voci su sue frequentazione con trans, “era in un periodo pre elettorale”, quando ancora non era stato scelto il candidato per le elezioni regionali. Sica avrebbe ribadito che quando alla fine da Roma si è deciso di candidare Caldoro lui lo ha sostenuto senza tentennamenti e convogliando sull’attuale governatore tutto il suo consenso. L’esponente del Pdl campano, che con oltre 30mila preferenze, è stato uno dei candidati più votati alle elezioni, ha ribadito di non avere nulla di personale nei confronti di Caldoro. Infine Sica avrebbe spiegato di non conoscere Flavio Carboni o Pasquale Lombardi, i presunti vertici della cosiddetta P3, e di aver avuto rapporti sporadici solo con Arcangelo Martino.

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Di Annavelia Salerno

Giornalista professionista a Radio Alfa, direttore responsabile di Voci dal Cilento, ma prima di tutto mamma, moglie, figlia e sorella

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