E’ ancora dura la situazione che vivono gli operai idraulico forestali della comunità montana Calore Salernitano di Roccadaspide, che da oltre un anno non percepiscono gli stipendi. E il loro disagio non subisce mutazioni al momento, nonostante abbia fatto notevole scalpore la scoperta di un tesoretto di quasi un milione di euro su un conto intestato all’ente montano di Via Cesine. Una somma considerevole, di cui gli operai non erano a conoscenza, che è venuta fuori da una verifica svolta dalla Regione Campania, che ha poi comunicato all’ente montano la presenza del conto in attivo. Dal momento della scoperta di un conto che avrebbe risolto i problemi di decine di famiglie che da oltre un anno fanno i salti mortali per vivere, la rabbia e l’esasperazione degli operai è diventata incontenibile, ma anche l’incredulità di amministratori e cittadini del territorio è destinata a persistere.
A farsi ancora una volta portavoce del dramma degli operai è uno di loro, Edi Cembalo, il quale all’indomani della scoperta ha ribadito che da tempo l’Ente sosteneva che soldi in cassa non ce ne fossero. “Invece – afferma Cembalo – prendendo visione della nota della Regione del 9 agosto scorso, la realtà è un’altra. Alla Comunità Montana Calore-Salernitano le sorprese non finiscono mai e i soliti bugiardi sono stati ancora una volta sbugiardati, questa volta dalla Regione, che ha comunicato all’ente montano di aver effettuato una verifica a suo carico e di aver scovato il conto in attivo che sia il dirigente del settore finanziario dell’Ente e sia gli amministratori hanno sempre asserito in tutte le riunioni di non avere. La situazione degli operai idraulico forestali è sempre più critica, le spettanze maturate sono tante e si è arrivati ad un anno di stipendi arretrati".