Mar. Nov 19th, 2024

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Toccante cerimonia, ieri, a Roccadaspide, per il rientro in Patria dei resti mortali di tre cittadini nati nella città della Valle del Calore e morti durante la seconda guerra mondiale. Michele Ricco, soldato del 32esimo Reggimento Fanteria, nato a Roccadaspide il 28 aprile 1921; Antonio Di Giorgio, soldato del 260esimo Reggimento  Fanteria, nato a Roccadaspide il 13 giugno 1915; Antonio Urti, Soldato del reparto fanteria misto truppe di Zara, nato a Roccadaspide il 27 novembre 1924. Valorosi soldati e cittadini di Roccadaspide che parteciparono alla seconda guerra mondiale, furono fatti prigionieri dai tedeschi, e morirono nei campi di sterminio della Germania nazista. Le loro salme riposavano nel Cimitero militare d’onore di Amburgo, e grazie all’impegno dell’amministrazione comunale sono ritornate nella propria patria.

 

Presenti il prefetto di Salerno, Gerarda Maria Pantalone, il Vescovo della diocesi di Vallo della Lucania, monsignor Ciro Miniero, che ha impartito la benedizione alle salme dei tre caduti, il questore di Salerno, Antonio De Iesu, il comandante provinciale dei carabinieri, Riccardo Piermarini, il comandante della Compagnia di Agropoli, Giulio Presutti, il comandante della stazione di Roccadaspide, Massimiliano Adelizzi, il Colonnello Augusto Gravante, Comandante del 4° Reggimento carri di Persano, unitamente al tenente colonnello Antonio Masi, il presidente della Provincia, Antonio Iannone, il comandante della stazione locale del Corpo Forestale dello Stato, Adinolfi, e tutti i sindaci della Valle del Calore, della zona degli Alburni e della Valle dell’Alento. La cerimonia è iniziata con la deposizione di una corona di fiori da parte del prefetto al monumento ai caduti, per poi proseguire con l’accoglienza delle tre urne portate dai militari dell’Esercito Italiano. Accolte da tre bambini che hanno posato fasci di rose sulle urne, le salme sono state benedette dal vescovo. La solenne cerimonia è proseguita con il saluto del sindaco, Girolamo Auricchio. “E’ stato un giorno importante per Roccadaspide e per tutto il territorio – ha detto Auricchio – nonostante le difficoltà che abbiamo riscontrato, siamo riusciti a riportare a casa tre dei nostri eroi caduti in guerra, ed è per noi motivo di grande soddisfazione”.

In seguito l’indirizzo di saluto del Prefetto di Salerno, sua eccellenza, Gerarda Maria Pantalone, che successivamente ha apposto la medaglia di bronzo al merito civile sul gonfalone del comune di Roccadaspide, conseguente al riconoscimento concesso dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano per le 45 vittime civili e militari perite nel corso del bombardamento alleato del 15 settembre 1943. Questa la motivazione: “Centro strategicamente importante, durante l’ultimo conflitto mondiale fu colpito da un violento bombardamento alleato, che provocò numerose vittime e danni all’abitato sottoponendo a notevoli sofferenze la già provata popolazione”.

Il prefetto nel suo intervento ha rivolto significative parole ai giovani presenti, invitandoli a non dimenticare mai la storia e i valori che essa impone, senza i quali la quale non può esserci né presente né futuro. “Se noi fondiamo la nostra vita sui valori e sul bene prezioso che sono la pace e la libertà – ha detto – è possibile trovare anche la spinta per superare le difficoltà”.

La cerimonia si è conclusa con la consegna di una targa con la quale la comunità ha voluto ringraziare il sindaco Auricchio per l’impegno profuso per il rientro delle salme da Amburgo, e per l’organizzazione della manifestazione che ha inteso riportare a casa tre figli caduti per onorare la Patria e per ricordare le vittime della guerra.

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Di Annavelia Salerno

Giornalista professionista a Radio Alfa, direttore responsabile di Voci dal Cilento, ma prima di tutto mamma, moglie, figlia e sorella

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