Nuovo intervento del sindaco di Roccadaspide Girolamo Auricchio in merito alla strada statale 488, chiusa ufficialmente al transito dallo scorso mese di aprile a causa di una frana. Il sindaco ha chiesto più volte alla provincia di Salerno, che ha la competenza per la gestione dell’arteria, di intervenire per risolvere l’annoso problema che con la riapertura delle scuole è diventato ancora più sentito, ma fino ad oggi da Palazzo Sant’Agostino non è arrivata alcuna notizia circa le intenzioni di intervenire per risolvere la problematica.
Il sindaco, quindi, è nuovamente intervenuto sollecitando l’intervento della provincia. In una lettera indirizzata al responsabile Dirigente del Settore Lavori Pubblici e viabilità, l’ingegnere Lorenzo Criscuolo, il sindaco evidenzia che “nessuna iniziativa concreta è stata avviata nonostante la gravità della situazione e l’imminente inizio della brutta stagione che provocherà inevitabilmente enormi disagi agli abitanti del centro storico e dei paesi vicini che minacciano azioni di protesta difficilmente prevenibili.
Del resto la situazione è peggiorata e questo rende quanto mai attuale il pericolo del totale isolamento del centro storico e dei vicini comuni di Controne e Castelcivita. Il tratto di strada interessato è stato quasi abbandonato con conseguente peggioramento e degrado tali da rendere quasi intransitabile la strada in questione per i mezzi di soccorso”. Una situazione pericolosa per la quale Auricchio chiede un intervento di assoluta urgenza, anche in considerazione della stagione invernale che porterebbe a conseguenze ben più gravi. “Ciò premesso – conclude Auricchio nella lettera – poiché a questo ufficio non risulta che nessuna iniziativa sia stata assunta per l’eliminazione del problema se non la nota fax del dirigente e RUP Criscuolo del 9 settembre scorso con la quale si comunicava la pubblicazione all’albo pretorio on line della provincia di Salerno del verbale della conferenza del 5 settembre scorso dei lavori di messa in sicurezza del tratto di strada, si ribadisce l’urgenza dell’intervento per la salvaguardia della pubblica e privata incolumità”.