Sab. Dic 21st, 2024

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Sono nuovamente in stato di agitazione gli operai della comunità montana Calore Salernitano, con sede a Roccadaspide, che da 18 mesi non percepiscono lo stipendio. Questa mattina è stato organizzato un presidio per protesta per chiedere ancora una volta agli organi competenti di trovare una soluzione ad un problema drammatico che sta gettando sul lastrico intere famiglie. L’esasperazione che da troppi mesi mesi è il sentimento più diffuso tra gli operai ha spinto uno di loro, Giuseppe Fiasco, a cominciare lo sciopero della fame. Sul posto per l’identificazione dell’operaio giunto a questo gesto estremo e per vigilare sulla situazione sono giunti i carabinieri della stazione di Roccadaspide, allertati dal Segretario dell’ente. Il presidio continuerà ad oltranza, ma intanto i lavoratori dubitano di avere delle risposte dalle istituzioni, dal momento che, come riferisce il portavoce Edi Cembalo, la Regione Campania continua ad essere inadempiente e la comunità montana inefficiente di fronte a questa situazione. 

Intanto gli operai, prima di dar luogo a questa nuova protesta, hanno continuato a lavorare, animati dalla paura di perdere il lavoro ma soprattutto dalla responsabilità nei confronti del territorio: se smettessero di dedicarsi alle loro consuete attività, oltre alle gravi conseguenze sul piano economico, ci sarebbero conseguenze significative anche per la difesa dei territori, che sarebbero provati di un’importante azione a difesa del suolo e della tutela ambientale, in materia di riforestazione, rimboschimento, antincendio, bonifica montana e di protezione civile.

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Di Annavelia Salerno

Giornalista professionista a Radio Alfa, direttore responsabile di Voci dal Cilento, ma prima di tutto mamma, moglie, figlia e sorella

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