Mer. Lug 17th, 2024

2110CastagneSalvare il salvabile: l’imperativo è d’obbligo quando si parla di castagne, alla luce degli effetti nefasti del cinipide galligeno, la cosiddetta vespa cinese, che, benché risalga a qualche anno fa, solo quest’anno ha causato un calo del 90% nella produzione. Quella di quest’anno sarà la stagione peggiore di sempre per il comparto castanicolo, secondola Coldiretti Salerno, che, per discutere di eventuali soluzioni, ha deciso di incontrare i produttori di castagne a Roccadaspide giovedì alle 18. Intanto Coldiretti Campania ha proposto alla Commissione regionale Agricoltura alcune proposte per far fronte alla crisi del settore chiedendo di avviare l’iter per una nuova legge regionale sulla castanicoltura. Secondo il direttore Enzo Tropiano, oltre alla vespa cinese, sulla scarsa produzione quest’anno hanno inciso negativamente anche le condizioni climatiche molto sfavorevoli. Una crisi che va avanti da anni, con ripercussioni su tutta la filiera, e con serie problematiche per quanto riguarda il lavoro. Sempre secondo Coldiretti, le perdite economiche, nel solo settore agricolo, superano i 50 milioni di euro. Sono state perse circa 250.000 giornate lavorative nella sola fase di raccolta, altrettante nelle fasi di prima e seconda lavorazione.  Ad oggi la provincia di Salerno vanta il maggior numero di aziende agricole e la più ampia superficie investita con quasi 6mila ettari destinati a castagneti.

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Di Annavelia Salerno

Giornalista professionista a Radio Alfa, direttore responsabile di Voci dal Cilento, ma prima di tutto mamma, moglie, figlia e sorella

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