Mer. Dic 18th, 2024

la-pazza-ideaDI ANTONELLA D’ALTO – Una bellissima realtà è attiva sul territorio salernitano da molti anni. Non riceve alcun finanziamento pubblico, ma per fortuna riesce ugualmente ogni anno a portare a termine la sua missione. È la cooperativa sociale Voloalto presieduta da Maria Carmela Morra, e composta da tanti professionisti e volontari che ogni giorno lavorano al fianco di persone con disagio psichico, realizzando con loro un laboratorio teatrale “La Pazza Idea”. Lo scopo è quello di contrastare il pregiudizio verso chi si trova in condizioni di fragilità, e favorirne così l’inserimento sociale. 

Una missione che si è concretizzata ancora una volta lunedì scorso quando presso il Teatro Sociale “Aldo Giuffrè”, a Battipaglia, si è svolta la rappresentazione teatrale “In principio era il nulla… poi qualcosa andò storto. Ancora”, liberamente ispirata al libro Aldiquà del giovane scrittore bellizzese Cosimo Raviello, con la regia di Nunzio Zuzio.

Protagonisti dello spettacolo proprio i ragazzi de La Pazza Idea. 

Una scelta voluta quella di valorizzare un autore locale, ha spiegato Maria Carmela Morra, la quale ha raccontato di aver letto il libro, di essere rimasta colpita dalla storia e di aver deciso dunque di realizzarne una sceneggiatura teatrale. 

Il laboratorio è una esperienza iniziata ben 16 anni fa. È stato il primo sul territorio salernitano, ha raccontato Morra, a utilizzare il teatro come strumento di crescita collettiva per ragazzi speciali, ad utilizzare il teatro per migliorare la qualità della vita dei giovani coinvolti nel progetto, accrescendo anche la loro autostima. 

La rappresentazione teatrale messa in scena come atto finale del laboratorio serve a stabilire un contatto con il territorio, ha spiegato ancora Maria Carmela Morra, a contrastare il pregiudizio e la paura immotivata che spesso si ha nei confronti del disagio psichico. È bellissimo, ha concluso la presidente della cooperativa sociale Voloalto, quando i ragazzi salgono sul palco e non esiste più alcuna follia o pazzia, sono semplicemente dei giovani che stanno bene e che fanno star bene chi sta con loro. 

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Di Annavelia Salerno

Giornalista professionista a Radio Alfa, direttore responsabile di Voci dal Cilento, ma prima di tutto mamma, moglie, figlia e sorella

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