Mar. Dic 24th, 2024
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DI ANNAVELIA SALERNO – L’ansia dell’attesa, la felicità per un sogno realizzato, l’amarezza di vederlo infranto nel giro di pochi giorni. Sentimenti contrastanti, che hanno vissuto in tanti, ad Agropoli, dove il forte vento e il mare agitato che nei giorni scorsi hanno rinfrescato un’estate di fuoco, hanno distrutto e reso inutilizzabile il Seatrac, la struttura in metallo inaugurata solo qualche giorno prima, che doveva servire ad agevolare l’ingresso in mare alle persone con disabilità. Un progetto costato ben 50 mila euro, voluto con tenacia dall’associazione Gabry Little Hero, che un anno fa aveva iniziato una raccolta di fondi per acquistare il Seatrac, mettendo a disposizione una cospicua somma dalle proprie casse, ed affidando alla generosità degli altri il compito di raggiungere la quota necessaria. Un progetto nato per offrire l’opportunità alle persone con ridotte capacità motorie di entrare e uscire dall’acqua in maniera più autonoma, e per modificare il concetto di spiaggia accessibile. Un progetto quasi unico in Italia; il terzo, dopo Sardegna e Calabria. L’entusiasmo per l’iniziativa ha contagiato varie associazioni e il comune di Agropoli, su cui è ricaduta la scelta di Gabry Little Hero di montare il Seatrac, per ricambiare l’affetto dimostrato nel 2019 in occasione del trapianto a cui, a causa di una malattia rara, fu sottoposto con successo il piccolo Gabriele, a cui è dedicata l’associazione. In quella difficile circostanza la comunità di Agropoli rispose in massa alla richiesta di tipizzazione per cercare un donatore compatibile.

Così, in virtù di quel legame, e dopo tanto impegno, il Seatrac è stato acquistato, inaugurato nei giorni scorsi, e subito distrutto dalla furia del mare, che ha divelto il binario collocato sulla spiaggia. Superato l’iniziale turbamento, comune e associazioni si sono messi in contatto con l’azienda fornitrice del dispositivo, che si trova in Grecia (dove i Seatrac sono diffusissimi)) appurando che sarebbe stato impossibile riparare il danno, e optando per la scelta di produrre un nuovo dispositivo, il Seatrac Mover, che grazie a due motori posti sotto al motore principale, può essere spostato in funzione delle maree o delle mareggiate, e dunque messo a riparo da rischi. L’unico neo sono i tempi di produzione e installazione. Cristiano Costanzo, promotore del progetto, ritiene che si possa ancora sperare di utilizzare il dispositivo per la fine dell’estate. In caso contrario occorrerà attendere la prossima per vedere nuovamente realizzato il sogno di una spiaggia a misura di tutti.

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Di Annavelia Salerno

Giornalista professionista a Radio Alfa, direttore responsabile di Voci dal Cilento, ma prima di tutto mamma, moglie, figlia e sorella

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