Inoltre, suonando questo strumento con cui in larga parte si identifica la musica popolare cilentana, Andrea contribuisce a tenere vive le tradizioni, la storia e la cultura folcloristica della sua terra, il Cilento, dove la musica popolare è sinonimo di socialità, convivialità, occasione resilienza in quanto considerata, specie in passato, l’occasione per stare insieme, per corteggiare una donna, o per invocare la buona sorte. Un patrimonio che dunque Andrea e tanti come lui che, malgrado la giovane età si avvicinano alla pratica dell’organetto, contribuiscono a tenere vive le tradizioni musicali e artistiche cilentane.
Nel 2017 a soli 16 anni conquistò il primo posto al Campionato Italiano di Organetto e fisarmonica Diatonica. E già da quel momento, quando ancora stava assaporando la gioia di quel traguardo, pensò che sarebbe ritornato a Corvaro di Borgorose, in provincia di Rieti, per aspirare ad un riconoscimento ancora più ambizioso.
A distanza di 6 anni Andrea Mucciolo, organettista di Castel San Lorenzo, quel riconoscimento ancora più ambito lo ha ottenuto al 26° campionato del mondo di organetto e fisarmonica diatonica, che si è disputato sempre nel reatino, diventando campione del mondo in uno degli appuntamenti di settore più importanti del panorama italiano e internazionale. Un evento che ha contemplato la presenza di candidati di ogni nazionalità, giunti nel Lazio con strumenti diatonici di qualsiasi tipo.
Tra i tanti partecipanti Andrea è risultato il migliore nella categoria senior, strappando la coppa che ora fa bella mostra di sé tra i diversi riconoscimenti fin qui ottenuti nella sua ancora breve carriera dal giovane musicista, che ha voluto dedicare questo meritato successo al compianto nonno paterno, da cui ha ereditato la passione per questo strumento. Fu proprio il nonno nel 2011, quando Andrea aveva 10 anni, a trasmettergli questa passione che è diventata anche il suo lavoro dal momento che Andrea insegna ad altri giovani, trasmettendo loro questa passione.