Mar. Nov 26th, 2024

Importante novità alle Grotte di Castelcivita: a distanza di un secolo da quando gli ultimi esploratori si sono avventurati nel Ramo N (Nord), un percorso quasi totalmente sconosciuto, nelle viscere del complesso, si potrà tornare a seguire le orme dei primi esploratori, in un percorso fatto di avventura, esperienze sensoriali, tridimensionalità esplorativa, concrezioni geologiche inedite, paesaggi sotterranei da scoprire e riscoprire.

Chi visiterà il Ramo N, oggi rinominato GeoEsperienza, si troverà a vivere il percorso con strumenti simili ai primi esploratori: un elmetto con lampada frontale ed il desiderio di cimentarsi in un’esperienza fuori dal comune. GeoEsperienza è la nuova offerta multisensoriale ed esplorativa delle Grotte di Castelcivita, aperta al pubblico ed indirizzata a chi vuole vivere le cavità del Sottosuolo dei mitologici Monti Alburni ad un livello di percezione superiore ed alternativo, sulle orme di quegli esploratori che, circa un secolo prima, si sono avventurati nel “Ramo N” tra stupore, meraviglia e desiderio di scoperta.

“Si inizia con una botola, una fune, la discesa di circa 10 metri al di sotto del livello calpestato del percorso turistico – si legge in una nota – Si gattona poi fino alla radice: l’intricata trama di un fico che, dal piazzale all’aperto, ha conquistato il sottosuolo calandosi con le proprie estensioni vegetali per metri e metri fino a nutrirsi della Terra più profonda. Tutto il percorso è completamente forgiato dall’azione di acqua e tempo, cioè che ne è nato lascia increduli, la loro pazienza nel costante lavorio ripagata da risultati unici ed irripetibili. Le cinque colonne, l’incontro millenario tra stalattiti e stalagmiti, sono il checkpoint in cui GeoEsperienza cambia improvvisamente ed incredibilmente forma: quello che è stato visto ed esplorato fino a quel punto, assume un nuovo aspetto, che trasforma e cambia il modo di esplorare e proseguire, gli ambienti, i movimenti. Non si può svelare oltre, è un luogo da vivere e scoprire, ma quasi alla fine una menzione la merita la Medusa Bianca, formazione imbiancata dal calcio, che spicca nella grande stanza a forma di cono sulle teste dei visitatori.

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Di Annavelia Salerno

Giornalista professionista a Radio Alfa, direttore responsabile di Voci dal Cilento, ma prima di tutto mamma, moglie, figlia e sorella

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