Lo scrittore ungherese Sándor Márai, autore di celebri opere come Le braci del 1942 e L’eredità di Eszter, trascorse una parte del suo esilio, legato al comunismo in Ungheria, a Salerno, tra il 1968 e il 1980.
Maurizio Pintore, medico e scrittore, ricostruisce la sua storia e il suo legame con Salerno e i salernitani, regalando allo scrittore “un penultimo dono” e ai lettori un finale a sorpresa, nel romanzo “Il penultimo dono”, in cui racconta di Salerno come del “co-protagonista” della storia narrata.
Maurizio Pintore ne ha parlato in diretta a Radio Alfa