Mer. Lug 17th, 2024

Frenare lo spopolamento delle aree interne? Si può, puntando sull’accoglienza. Accade a Corleto Monforte, tra i comuni più piccoli della provincia salernitana, che, con i suoi poco meno di 600 abitanti, sconta le difficoltà tipiche delle aree interne, che sono causa dell’abbandono da parte dei giovani ma non solo, comprensibilmente attratti dal miraggio di nuove opportunità, professionali ed economiche, che nelle zone più isolate negli ultimi decenni sono diventate un’utopia. A Corleto Monforte, come in altri piccoli comuni della provincia di Salerno, si è deciso di puntare, appunto, sull’accoglienza, per raggiungere un doppio obiettivo: aiutare chi fugge da Paesi che non offrono speranze né opportunità, e al contempo ripopolare i piccoli comuni, per evitare la soppressione di servizi basilari come le scuole, i presidi sociosanitari. È questa la strada che punta a percorrere il comune dei Monti Alburni, grazie all’intesa con la Prefettura di Salerno, che ha scelto Corleto Monforte per accogliere 7 famiglie di migranti, composte da bambini di età compresa tra i 2 mesi e i 10 anni, per un totale di 20 persone. Erano tra le centinaia di migranti giunti a Salerno in occasione di uno degli ultimi sbarchi, per i quali si sono aperte le porte del paese, che ha tra le sue caratteristiche naturali proprio la capacità di aprire le braccia al prossimo.

“Aiutiamo chi chiede protezione internazionale – spiega il sindaco Filippo Ferraro – collaborando con la Prefettura di Salerno, costretta ad affrontare l’emergenza immigrazione, con il 140% di arrivi in più. Crediamo che l’integrazione venga fatta meglio nei piccoli comuni – prosegue – dove si diventa subito parte della comunità”. Per convincere i 7 nuovi nuclei familiari, attratti maggiormente dalla prospettiva di vivere in città e dunque inizialmente reticenti a rimanere in un piccolo paese come Corleto Monforte, il primo cittadino è stato molto convincente: “Qui siete e sarete sempre considerati persone – ha detto all’arrivo dei nuovi ospiti in paese – in una città sareste solo numeri”. A giudicare da come si stanno integrando, già nei primi giorni della loro lunga – si spera – permanenza, sembrerebbe che lo hanno capito anche loro.

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Di Annavelia Salerno

Giornalista professionista a Radio Alfa, direttore responsabile di Voci dal Cilento, ma prima di tutto mamma, moglie, figlia e sorella

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