Proseguono le attività del gemellaggio siglato lo scorso anno dal comune di Celle di Bulgheria e la cittadina bulgara di Veliki Preslav. Il comune cilentano, in sinergia con il locale istituto scolastico, ha promosso un corso di bulgaro per gli studenti, un progetto sperimentale che coinvolgerà una trentina di bambini delle elementari. I ragazzi seguiranno il corso con un’ insegnante madre lingua, in orari extracurricolari, con attività di laboratorio e collegamenti via skipe con studenti della Bulgaria.
Lo scopo è favorire scambi culturali ed economici tra l’Italia e la Bulgaria, come ha spiegato la docente e consigliere comunale con delega all’Istruzione Antonella Iuculano, la quale si è soffermata sull’importanza dello studio del bulgaro per i ragazzi, come occasione non solo per allargare i propri orizzonti culturali, ma anche per conoscere e ricercare le tradizioni e le origini di Celle di Bulgheria.
Sulle origini del nome del comune cilentano infatti ci sono varie versioni discordanti, ha ricordato ancora il consigliere Iuculano. Si narra che i bulgari si stanziarono in questo territorio fondando dei villaggi, e che i monaci che arrivarono dalla Bulgaria e dalla Grecia fondarono cenobi e celle attorno ai quali sorsero i primi centri abitati.
Dopo un collegamento via Skype realizzato tempo fa con alcuni studenti bulgari, il comune e l’istituto scolastico di Celle di Bulgheria hanno iniziato a pensare alla realizzazione del corso di bulgaro. L’idea è subito piaciuta a ragazzi e genitori che hanno accolto il progetto con entusiasmo, tanto che alcuni genitori hanno anche chiesto di poter partecipare attivamente.
I piccoli studenti cilentani, ha raccontato il consigliere Iuculano, hanno già seguito un primo laboratorio, lo scorso primo marzo, scoprendo una serie di assonanze tra le tradizioni della Bulgaria e quelle della Polonia: un modo per iniziare a fare rete dal momento che a Celle di Bulgheria ci sono diversi alunni con genitori polacchi. Prossimo passo, nel corso di questo anno scolastico, sarà quello di creare un vero e proprio gemellaggio tra le scuole dei due territori, per attivare uno scambio culturale in base al quale i ragazzi del comune cilentano faranno un soggiorno in Bulgaria e viceversa.
Il progetto A scuola di bulgaro non tralascia nemmeno le tradizioni culinarie dei due paesi, argomento sul quale ci sarà un confronti tra i piccoli alunni in occasione delle prossime festività pasquali.
Tutto questo per un solo ultimo scopo, ha concluso il consigliere Iuculano: aprire la scuola al territorio e far si che l’offerta formativa sia uno stimolo per i ragazzi e per i giovani a restare nel loro luogo di origine.