Il Comune di Positano amplia la collaborazione istituzionale con l’Istituto Centrale per il Restauro di Roma, per la Villa Romana, tra le perle del patrimonio culturale italiano, per l’unicità che la caratterizza.
La pregevolezza dei dipinti e il loro stato di conservazione rappresentano un elemento di notevolissima importanza tecnica e scientifica per gli studiosi.
L’ambiente ipogeo in cui si ergono le pareti affrescate rappresenta un’impegnativa sfida per garantire la perfetta conservazione delle opere. I parametri di temperatura, umidità e illuminazione, in particolare, devono essere costantemente monitorati per prevenire l’insorgenza di fenomeni di degrado che possono rapidamente colpire i dipinti su ampia scala.
Sin dal primo giorno di apertura, il Comune di Positano si è impegnato a fondo in questo senso con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Salerno e Avellino e la Curia Vescovile. Ma nonostante i continui interventi, si è registrata la recrudescenza di alcuni fenomeni che hanno indotto a ricercare interventi più decisivi.
La Soprintendenza ha pertanto proposto di estendere la collaborazione con uno tra i massimi organi nazionali in materia, tra i più noti e prestigiosi anche a livello internazionale: l’Istituto Centrale per il Restauro (ICR). L’Ente del Ministero della Cultura (MiC) ha funzioni di ricerca, progettazione, sperimentazione e verifica nel campo della tutela, restauro e conservazione dei beni culturali e formazione attraverso la scuola di alta formazione e di studio, con sedi a Roma e a Matera. Nell’ambito delle proprie attività, si occupa anche delle indagini finalizzate alla conoscenza dei vari fattori ambientali che possono incidere sullo stato di conservazione delle opere e sulla prevenzione dei fenomeni di degrado.
L’ICR è già intervenuto più volte nella Villa, effettuando meticolosi studi e ricerche che hanno impegnato il personale tecnico ICR in un lungo e difficile lavoro. E i frutti iniziano ad arrivare. Dalla passione e dalla dedizione riversata in quest’attività è infatti scaturito uno specifico protocollo sperimentale che sarà definitivamente adottato nei prossimi mesi.
Grazie a questa formidabile collaborazione tra enti istituzionali, Positano si trova dunque ad essere una frontiera d’innovazione e capacità risolutiva in un campo fondamentale qual è la cultura di un popolo, capace di concorrere all’affermazione del progresso scientifico e della bellezza nella sua forma più ampia.