Qualcosa sembra muoversi a Roscigno, dopo anni di attesa, nella strenua battaglia per il recupero della Chiesa di San Nicola di Bari, a Roscigno Vecchia, chiusa da decenni, che rischia di crollare sotto il peso dell’oblio e della burocrazia. Il comune infatti ha approvato lo schema di protocollo con la Diocesi di Teggiano Policastro per il recupero dell’ottocentesco edificio religioso, grazie al quale potrà essere sottoposta ad un intervento di restauro conservativo, recupero e consolidamento. Il Comune provvederà a reperire i fondi necessari, mentre la curia fornirà consulenza all’Ente ed ai tecnici incaricati nell’iter autorizzativo secondo le proprie competenze; inoltre vigilerà, svolgendo il ruolo di alta sorveglianza, sulla corretta realizzazione dei lavori concordati con il Comune. A fine dei lavori programmati, la chiesa tornerà in possesso della parrocchia.
L’amministrazione comunale retta dal sindaco Pino Palmieri, ha inteso adottare un programma generale per la valorizzazione e il recupero del proprio patrimonio storico, artistico ed ambientale, di concerto con la Soprintendenza di Salerno e Avellino, per quanto riguarda i beni ecclesiastici in collaborazione con la diocesi di Teggiano-Policastro.
L’auspicato recupero della chiesa rappresenta un motivo di speranza di riuscire a salvare dalla decadenza l’intero borgo abbandonato.
Costruita intorno al 1770 sui resti di una precedente chiesa demolita per una frana, la chiesa di San Nicola è chiusa da oltre 40 anni, nonostante i lavori di ristrutturazione iniziati negli anni ’80 e mai terminati. Qualche anno fa la notizia dell’arrivo di fondi per il restauro; poi l’ennesimo blocco.