Un’ordinanza del sindaco di Roccadaspide, Gabriele Iuliano, vieta di bruciare gli scarti di potatura del castagno da frutto prima della fine di maggio. Si tratta di un provvedimento necessario a favorire la diffusione del Torymus Sinensis, che è l’antagonista naturale del cinipide galligeno, la cosiddetta vespa cinese, che da qualche anno ha messo in ginocchio la castanicoltura. L’attacco del cinipide del castagno, riconosciuto come emergenza fitosanitaria, ha seriamente danneggiato la produzione di castagne, che ha rappresentato per decenni la principale fonte di reddito per numerose famiglie, causando un grave danno ai castagneti ultracentenari e minacciando seriamente uno strumento di salvaguardia del territorio montano.
In linea con l’azione che si sta portando avanti per sconfiggere il cinipide, l’amministrazione comunale ha ritenuto necessario assumente questo provvedimento per garantire la sopravvivenza del Torymus, contribuendo a garantire la salute dei castagneti, soprattutto alla luce della scarsissima produzione di castagne registratasi lo scorso anno.