Mar. Lug 16th, 2024

27930097648_1578bafdd3_cQuando lo sport è una passione che ti porti dentro da sempre, l’allenamento quotidiano non ti spaventa e decidi di provare a superare i tuoi limiti, allora sei pronto per la Spartan Race, la più grande corsa ad ostacoli del mondo, con percorsi dedicati a tutti gli atleti, da principianti a professionisti.

Nel corso dell’anno sono organizzate diverse gare in tutta Italia con la partecipazione di migliaia di Spartans. L’ultimo evento in ordine di tempo, sabato 28 aprile a Orte presso lo spazio verde dell’Area Artigianale.

C’erano anche Vincenzo D’Alto, prossimo alla laurea in ingegneria e architettura all’Uuniversità di Salerno, calciatore in eccellenza con il valdiano, e Mariano Romano, ingegnere, laureato da un anno, e appassionato di sport, due giovani salernitani, 27 anni entrambi, originari di Teggiano, che hanno conquistato la loro medaglia portando a termine il duro percorso ad ostacoli.
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Non nuovi ad una esperienza di questo tipo, i due giovani sportivi infatti hanno già partecipato lo scorso anno ad un’altra gara Spartan, a Taranto, lo scorso 29 ottobre. Nella Spartan Race di Orte i circa 7mila partecipanti, tra cui Vincenzo e Mariano, hanno affrontano una trentina di ostali lungo una corsa di circa 15 km tra fango, ponti di legno, scivoli insaponati e itinerari con diverse difficoltà, attraverso la pianura, le rive sabbiose e irregolari del Tevere, ma anche le salite verso il centro storico medievale di Orte. I partecipanti erano 7mila, il primo classificato, cioè quello che ha completato il percorso per primo, ha impiegato 1 ora e 24 minuti. Strabiliante la prova di Vincenzo e Mariano che hanno completato il percorso in 2 ore e 38 minuti.

Quest’anno è stato organizzato anche un percorso per i bambini e per le famiglie, e non sono mancate le gare per le qualificazioni europee.
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“Un’esperienza entusiasmante ma anche un percorso molto duro, gli ostacoli non sono sempre facili da superare, ma mettendoci tutto te stesso alla fine si può fare, si raggiunge il traguardo, sapendo di aver completato il percorso ti senti davvero felice”, così hanno raccontato i due sportivi salernitani che hanno anche posto l’accento sul senso di solidarietà, che prevale tra gli Spartans: “E’ bello vedere che qualcuno che corre accanto a te si ferma un istante a dare una mano ad un altro atleta in difficoltà, è questo il vero senso dello sport!”, così hanno concluso Vincenzo e Mariano che già pensano alla Spartan Race del prossimo anno!

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Di Annavelia Salerno

Giornalista professionista a Radio Alfa, direttore responsabile di Voci dal Cilento, ma prima di tutto mamma, moglie, figlia e sorella

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