A Roccapiemonte oggi viene esposta la bandiera della pace all’esterno del Palazzo Comunale, insieme a quella dell’Europa, dell’Italia e quella Comunale, alla luce dell’attacco militare che la Russia ha avviato nei confronti dell’Ucraina, ribadendo con fermezza che il Comune di Roccapiemonte condanna qualsiasi forma di violenza, prevaricazione, limitazione degli altrui spazi.
“Un gesto simbolico per confermare il nostro no alla guerra e ad ogni forma di violenza o prevaricazione. Ognuno di noi pensava che con la pandemia per il Covid-19, le avessimo viste tutte. Invece, proprio nel momento in cui speravamo di poter riuscire ad assaporare quel senso di libertà che tanto ci è mancato e ci sta ancora mancando a causa del virus, è giunta la terribile notizia dell’inizio di un conflitto, quello tra Russia e Ucraina, che ci tocca nel profondo”.
C’è anche la solidarietà dell’Anci ai sindaci ucraini e alle loro comunità. “A tutti i sindaci ucraini, alle loro comunità, ai cittadini, vittime innocenti di uno degli eventi più drammatici della storia recente dell’Europa va la solidarietà dell’Associazione nazionale dei Comuni e di tutti i sindaci italiani”, dichiara il presidente dell’Anci, Antonio Decaro. Saremo nei prossimi giorni insieme ai vescovi e ai sindaci del Mediterraneo a Firenze per condividere la preghiera e il messaggio di pace di Papa Francesco, nell’ambito dell’evento Mediterraneo Frontiera di Pace”, conclude. E ieri il consiglio comunale di Baronissi ha approvato la proposta di ordine del giorno presentata dal gruppo consiliare di Città Possibile per esprimere solidarietà, partecipazione e vicinanza al popolo Ucraino. Anche l’amministrazione comunale di Bellizzi ha espresso ferma condanna per l’invasione dell’Ucraina ordinata da Putin, e chiede al Governo e all’Unione europea di assumere decisione necessarie affinché la guerra sia fermata, ribadendo il principio fondamentale dell’inviolabilità delle frontiere e della sovranità di ciascuno Stato. Ieri piena solidarietà al popolo ucraino è stata espressa dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, auspicando “una immediata azione diplomatica, che coinvolga tutti i Paesi del mondo, compresa la Cina, per fermare le azioni militari che possono avere conseguenze sui civili”. “Prepariamoci a pesanti ricadute sul nostro Paese per quanto riguarda i costi dell’energia”, ha avvertito De Luca.