E’ uscito negli scorsi giorni il secondo saggio dell’avvocato di Agropoli Bruno Mautone, già primo cittadino della località cilentana, dedicato a Rino Gaetano, un cantautore che nonostante sia morto prematuramente nell’ormai lontano 2 giugno 1981 gode di un formidabile seguito di pubblico, compresi tantissimi giovanissimi nati molti anno dopo il letale sinistro stradale che lo portò via per sempre. Il volume, intitolato “Chi ha ucciso Rino Gaetano?” edito dalla Revoluzione Edizioni-Uno Editori, rappresenta un ulteriore stadio delle lunghe ricerche affrontate da Mautone per studiare gli aspetti umani ed artistici del cantautore calabrese. Le conclusioni alle quali perviene sono decisamente inquietanti, infatti si gettano fortissimi dubbi sulla reale dinamica del sinistro, paventando un incidente organizzato appositamente per mettere a tacere l’artista, oltre a ipotizzare una vicinanza tra Rino e ambienti massonici.
Sulla eventuale affiliazione massonica di Rino Gaetano l’autore del libro ha raccolto le testimonianze dirette di Franco Pontecorvi e Domenico Messina, due assidui amici del cantautore crotonese. Entrambi escludono l’appartenenza del caro amico a qualsiasi loggia di massoni, da qui Mautone corregge il tiro rispetto alla appartenenza al mondo dei liberi muratori di Rino Gaetano ipotizzata nel primo libro “La tragica scomparsa di un eroe”. Nel nuovissimo saggio lo scrittore cilentano giunge alla convinzione che Rino, in virtù delle dichiarazioni di persone che lungamente sono state a suo assiduo contatto, non fosse un “fratello” ma piuttosto uno studioso ed un conoscitore della fenomenologia massonica. Non si spiega, altrimenti, la incredibile frase che pronunciò dopo il grande clamore di Gianna al festival di Sanremo nel 1978, il cantautore calabrese paragonò esplicitamente la rassegna musicale e l’intero mondo discografico ad un ordine massonico. Nel libro si evidenziano varie circostanze che riconducono, anche obtorto collo, l’artista all’universo dei Liberi muratori, e pur escludendo una sua affiliazione effettiva e organica, sono interessanti elementi illustrati nel libro in ordine a tale precipuo aspetto. Nel libro Mautone evidenzia che tra le persone più amiche di Rino si annovera la giornalista Elisabetta Ponti, una amicizia decisamente intrigante, costei, infatti, è la figlia di un medico, Lionello Ponti, che era la persona di fiducia più assidua e in intimità con Ligio Gelli, cioè il Gran Maestro della potentissima e famigerata loggia massonica P2. Lionello Ponti era il medico personale di Gelli. Mautone, inoltre, con il suo libro ha dimostrato che la ipotetica colleganza Rino Gaetano-Massoneria non è una tesi nuova sopravvenuta nel corso di questi ultimi anni, infatti ha reperito un articolo, pubblicato su un importantissimo quotidiano nazionale il giorno dei funerali dell’artista, nel quale vi è un esplicito accostamento tra testi gaetaniani e fatti della P2. Fatto insolito la firma del pezzo giornalistico è rappresentata da una sigla misteriosa di sole 2 lettere che non consente di individuare chi sia stato il coraggioso giornalista che già nel giugno del 1981 coglieva nei versi delle canzoni di Rino contenuti ben diversi dal non-sense e dal puro gioco di parole quanto piuttosto la descrizione e il richiamo di avvenimenti allarmanti riconducibili alla P2. L’avvocato agropolese ha chiesto al quotidiano chi fosse stato l’autore del coraggioso e controcorrente articolo, ebbene la redazione del quotidiano ha risposto che l’autore dell’articolo non può identificarsi poiché all’epoca vari giornalisti usavano frequentemente delle sigle e mai le stesse !!.
In ordine, poi, all’incidente stradale che costò la vita a Rino Gaetano nel libro vengono illustrati due rilevanti e importanti documenti che dimostrano oggettivamente come sin dal primo momento si nutrirono dubbi sulla reale dinamica degli avvenimenti. Mautone con un fiuto da ricercatore instancabile è riuscito a trovare addirittura una interrogazione parlamentare rivolta per iscritto il 4 giugno 1981 all’allora Governo in carica guidato da Arnaldo Forlani con la quale si sollevano dubbi sulle circostanze del sinistro stradale che portò via per sempre Rino e sulle modalità di soccorso. Un fatto senza precedenti, un incidente stradale che non convince per come è accaduto porta ufficialmente due senatori a chiedere chiarimenti e spiegazioni all’Esecutivo. La risposta governativa arriverà solo svariati mesi dopo, per bocca del ministro Renato Altissimo, che guidava il dicastero della Sanità, del Partito Liberale, una formazione politica ove vi erano forti presenza massoniche (ad esempio il leader Valerio Zanone) . Ebbene tale risposta invece di chiarire i punti oscuri ne moltiplica il numero, tanti fatti rimangono inspiegabili e senza alcun chiarimento. Non si precisa a che ora avvenne il sinistro, chi chiamò i soccorsi e con quali modalità, non si spiega perché intervenne un’ambulanza dei vigili del fuoco poco attrezzata e il cui equipaggio non aveva cognizione sufficiente per portare il ferito in gravissime condizioni nel nosocomio più idoneo, non si spiega perché, in presenza di due persone coinvolte nel drammatico impatto, intervenne unicamente quella ambulanza che portò tragicamente l’artista nell’ospedale sbagliato , non si spiega perché Rino venne portato al Policlinico ove non c’era il reparto di traumatologia cranica, non si spiega perché addirittura dei sei ospedali allertati a Roma nessuno intervenne a curare l’artista, non si sono indicati i medici che lo avrebbero visitato e lo presero in cura, non si fornisce una ricostruzione dell’impatto e della dinamica dello scontro veicolare,ecc. insomma una risposta vaga ed omissiva quella fornita dal Governo.
Nel libro l’avvocato e scrittore cilentano illustra i tanti contenuti delle canzoni di Rino che rivelano tra le righe fatti inquietanti della vita politica italiana, dando enorme fastidio ai potenti dell’epoca. La voce dell’artista era scomodissima per chi tirava le fila di una Italia avvilita dal terrorismo e succube degli interessi USA. Con dovizia di particolari nella parte finale del libro le conclusioni sono decisamente appassionanti e inquietanti, Mautone fa esplicitamente i nomi di persone, riconducibili ad ambienti diplomatici e dei servizi segreti, che gravitavano attorno a Rino Gaetano. Proprio in quegli ambienti, secondo le ricostruzioni illustrate nel libro, ricostruzioni supportate anche in modo documentale nonché bibliografico, partì e venne congegnata la decisione di far tacere la coraggiosa voce di Rino Gaetano che tanto fastidio dava a chi tirava in modo ottuso e spietato i fili di una Italia pieni di burattini. Il volume “Chi ha ucciso Rino Gaetano’” ha già scalato la prestigiosa hit di vendita di libreriauniversitaria.it e si appresta a bissare il grande consenso di pubblico riportato dal primo saggio di Mautone che, uscito nel giugno 2013, ancora veleggia ininterrottamente da quasi 3 anni oramai nei primi posti dei libri più venduti a tema musica dell’importante portale libreriauniversitaria.