Mar. Nov 19th, 2024

A distanza di pochi giorni dalla famosa festa al masso che ha riportato alla ribalta nazionale la questione relativa alla presenza dell’enorme pietra caduta un anno fa sulla strada provinciale 12 che attraversa gli Alburni, non si placano le polemiche, che ancora una volta viaggiano attraverso i mass media, e soprattutto attraverso i social. E la vicenda sta sfiorando il ridicolo se si pensa che, oltre al problema, che è assolutamente gravoso, ve n’è un altro di immagine perché l’Italia intera ha potuto assistere, grazie alla presenza delle telecamere nazionali venute a riprendere la famosa “festa al masso” lo scorso 18 agosto, ad uno scontro tutt’altro che edificante tra enti che invece, proprio in virtù di quelle telecamere, avrebbero potuto dimostrare unità di intenti per risolvere o quanto meno fronteggiare un problema la cui colpa non è di nessuno, ma che sicuramente va affrontato.

Contenuto non disponibile
Consenti i cookie cliccando su "Accetta" nel banner"

In particolare la querelle ha riguardato il presidente della Provincia di Salerno – ente competente per la gestione della strada, e il sindaco di Aquara, comune proprietario del costone roccioso da cui si è staccato il masso. Abbassati i toni non si è arrestata però la polemica: dopo qualche giorno, infatti, il presidente Giuseppe Canfora ha voluto precisare quanto già aveva affermato pubblicamente il dirigente del settore viabilità della Provincia, Domenico Ranesi, e cioè che il masso non è il vero problema, perché se così fosse sarebbe stato tolto un anno fa, ma che occorre, con l’aiuto economico della Regione Campania di un milione e mezzo di euro, mettere in sicurezza tutto il costone, e non solo la parte interessata dal distacco del masso, cosa che peraltro già è stata fatta con una somma di 200mila euro, che non ha per nulla risolto il problema, che puntualmente si è ripresentato. Il masso non si può togliere perché, dicono dalla Provincia, da quella strada non si deve passare in quanto nessuno può scongiurare con certezza la caduta di altre pietre. “Se non si affronta il problema nel suo insieme – tuona Canfora – si rischia di buttare via i soldi inutilmente e di non porre mai fine al pericolo della tragedia che si nasconde dietro l’angolo per la popolazione”. E come dargli torto.
E come dare torto al sindaco di Aquara e a tutti i sindaci della zona, che, sollecitati dai propri concittadini chiedono urgentemente risposte da poter dare loro! Brenca, tuttavia, nutre una speranza: quella di avere un sostegno dalla Prefettura, cosa che ha già formalmente ottenuto, perché ha ricevuto una lettera con cui la Prefettura stessa si impegna, per quanto di sua competenza, a farsi carico del problema, ma sempre attraverso il coinvolgimento dell’ufficio viabilità della provincia. Insomma, la questione rimane la stessa: occorre che tutti gli enti interessati si facciano carico del problema, evitando, a beneficio dei cittadini, di farsi la guerra sotto i riflettori nazionali.
Servizio di Annavelia Salerno

Commenti

commenti

Di Annavelia Salerno

Giornalista professionista a Radio Alfa, direttore responsabile di Voci dal Cilento, ma prima di tutto mamma, moglie, figlia e sorella

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi