Il reato non sussiste. Le parole contenute in una ordinanza del GIP del tribunale di Salerno mettono la parola fine ad una vicenda durata tre anni, che ha coinvolto la tranquilla cittadina di Castel San Lorenzo.
Al centro della questione l’installazione di un ripetitore per telefonia mobile nel territorio di Castel San Lorenzo, in località Tempa, nel 2012. Una vicenda che ha diviso in due il paese: da una parte coloro che si opponevano perché consideravano il manufatto “di grande impatto paesaggistico” e dannoso per la salute, dall’altra coloro che non ritenevano un problema la presenza dell’antenna. Tra i contrari vi erano i membri del “Comitato di difesa dalle Stazioni Radio Base di Castel San Lorenzo”, presieduto da Pasquale Maiale, che in merito alla vicenda, tra le varie azioni, inscenarono una singolare forma di protesta, incatenandosi nei pressi della fontana pubblica del centro cittadino allo scopo di ottenere lo spostamento dell’impianto. Il Comitato, inoltre, denunciò il Sindaco e il Responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale per divieto di accesso agli atti e per abuso di ufficio. Ma il Gip del Tribunale di Salerno ha stabilito con una recente ordinanza che il Sindaco ed il responsabile dell’UTC non hanno commesso alcun reato: “il procedimento va dunque archiviato per infondatezza della notizia di reato”, si legge nell’ordinanza.
“Queste infrastrutture – ha più volte affermato il Sindaco Gennaro Capo – sono opere di urbanizzazione primaria per cui possono, per legge, ed indipendentemente dalla volontà delle Amministrazioni, essere ubicate nei centri abitati o sopra gli edifici: esempi in proposito ce ne sono tanti. Circa la tutela paesaggistica, va detto che questi trasmettitori sono presenti anche nelle aree protette e su edifici storici, e se ne vedono tanti basta munirsi dei relativi permessi”.
Intervista di Annavelia Salerno al Sindaco Gennaro Capo