Non è bastata la notte per fargli cambiare idea. Eduardo Doddato, Presidente della Comunità Montana Alburni per sei mesi, ha annunciato le sue dimissioni dalla carica rimarcando che non tornerà sui suoi passi.

Nonostante l’impegno riconosciuto da più parti di pagare alcune mensilità arretrate agli operai senza stipendio da mesi e senza prospettive, Doddato ha avuto la colpa di non essersi impegnato abbastanza per risolvere il problema dei dipendenti dell’ente con sede a Controne, che lamentano quattro mensilità non pagate e che accusano l’ormai ex Presidente di non essersi fatto carico della loro situazione. In una lettera recapitata a Doddato, ma anche alla Prefettura di Salerno, al Governatore della Campania e ai carabinieri di Castelcivita, i dipendenti lo accusano di aver risposto alle loro richieste di aiuto con un assoluto silenzio e annunciano forme di agitazione con gravi disagi per i cittadini se la questione non sarà risolta a breve. Una decisone che ha colpito profondamente Doddato, il quale ha affidato ad una missiva protocollata all’ente la sua amarezza: “Con immenso rammarico e dispiacere – si legge nella nota – ritengo che la mia appassionante e fantastica esperienza alla Comunità Montana Alburni debba ritenersi conclusa. Non condivido un solo rigo di quello che è stato scritto – aggiunge – in quanto in questi mesi sono state erogate tante mensilità a tutti, assumendomi insieme all’Esecutivo a tutti i Sindaci e delegati, enormi responsabilità politiche garantendo il sostegno economico a tutti”. Infine ringrazia tutti, amministratori, dipendenti e operai, e conferma le dimissioni “con la serenità e la consapevolezza di avere fatto il massimo per tutti e non per alcuni”. Intanto i dipendenti che hanno firmato la lettera sembrano essersi chiusi in uno strano mutismo, rifiutandosi di esprimere a voce le ragioni contenute nelle lettere.

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