SERVIZIO DI ANNAVELIA SALERNO – Ha suscitato emozioni profonde “La festa dell’emigrante”, evento voluto dall’amministrazione comunale di Controne, alla 12esima edizione, allo scopo di omaggiare i cittadini del paese che negli anni hanno lasciato la propria terra per andare altrove, soprattutto all’estero; la festa è stata anche l’occasione per rinsaldare il legame dei contronesi nel mondo con la propria terra d’origine.
L’evento si è svolto nell’ambito del “Premio Extralburno”, progetto del Comune finanziato dalla Regione Campania con il supporto della dottoressa Marisa Prearo, esperta in promozione turistica, ideato per valorizzare e promuovere – anche all’estero – tutte le risorse di Controne, dal paesaggio ai prodotti, alla cultura, alla storia. E “La festa dell’emigrante” è stata anche l’occasione per valorizzare tutto questo nel mondo, attraverso gli occhi dei contronesi che vivono fuori. E’ stato anche un modo per congratularsi con i cittadini che hanno avuto il coraggio di lasciare il proprio paese e che sono riusciti comunque ad emergere, portando quindi alto il nome di Controne nel mondo.
Un momento di festa, dunque, ma per i presenti – tra cui tanti cittadini che vivono all’estero e i loro figli – è stato l’occasione di riflettere sul tema dell’emigrazione, un fenomeno certamente non nuovo ma che negli anni si è modificato. Se qualche decennio fa molti cittadini degli Alburni hanno deciso di lasciare il proprio paese probabilmente spinti dalla povertà, alla ricerca di nuove opportunità soprattutto lavorative, oggi il fenomeno persiste, anche se in maniera diversa: basti pensare alla fuga dei cervelli e ai tanti giovani che non trovano ancora su questo territorio le occasioni che cercano, e che purtroppo spesso trovano altrove.
Ma si pensi anche ad un’altra forma di esodo: all’immigrazione, tema di strettissima attualità, che, nonostante i progressi del mondo, vede ancora tanta gente in fuga dalla povertà verso terre migliori.
Tra i momenti più emozionanti della serata, dopo i saluti del sindaco Ettore Poti, la lettura, affidata a Lucia Zito, consigliere della Pro loco di Controne, della “Lettera di un emigrato alla madre”, scritta nel 1906 da un italiano scampato a un naufragio mentre andava in Argentina; oppure la “Lettera aperta ad un immigrato”, scritta a Gragnano nel 2015 da una ragazza di nome Irene, la cui lettura è stata affidata al vicesindaco di Controne Mariella Chiumiento; poi la poesia di Gianni Rodari “Il treno degli emigranti”, declamata da Peppe Odato, e l’intervento di Nicola Chiaino, ex dipendente comunale appassionato di storia e di tradizioni contronesi. Le conclusioni sono state affidate a Marisa Prearo, esperta di promozione turistica, che ha parlato del Premio Extralburno e dell’importanza delle risorse dei comuni delle aree interne.
La serata ha offerto l’opportunità di degustare piatti della tradizione locale a base del rinomato e gustoso fagiolo, ed è stata allietata dallo spettacolo musicale dei Novafelix: una scelta non casuale perché la musica popolare ha accompagnato ed accompagna tutt’ora la storia di questo territorio.