Si è svolto presso l’aula consiliare del comune di Roccadaspide un incontro promosso dalla associazione “Le notti dell’aspide” per rendere pubblico il rendiconto relativo all’ultima edizione della manifestazione “Le Notti dell’aspide” che si svolge dal 2012 nel mese di agosto. Un incontro che si è trasformato in un acceso scambio di dichiarazioni al vetriolo tra i componenti dell’associazione ed il sindaco, invitato all’incontro.
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Incontro che sembrava essere iniziato in maniera tranquilla, dopo l’introduzione da parte del presidente dell’associazione Gianfranco Grippo, il quale ha ricordato le finalità dell’evento nato per valorizzare il territorio attraverso l’arte e la musica, e ha rimarcato l’impegno di tanti ragazzi per la riuscita della manifestazione. Paolo Antico, già assessore allo spettacolo del comunale di Roccadaspide, ringraziando a sua volta i cosiddetti “aspidini” per l’impegno profuso, ha sottolineato la scelta straordinaria, quanto meno fuori dal comune, di rendere pubblici i conti dell’associazione. Si è augurato, poi, che gli accordi tra associazione e comune, sanciti da un’intesa firmata dalle parti, potessero essere rispettati per garantire la prosecuzione dell’evento. “Non sono state mai commesse irregolarità – ha voluto precisare l’ex assessore Antico – e se abbiamo commesso qualche errore non si è trattato di cose gravi”. E’ poi intervenuto il commercialista dell’associazione Fernando Morra, già assessore al bilancio, il quale ha spiegato nel dettaglio le varie voci del rendiconto, che si è chiuso con un attivo di 1042,70 euro.
In seguito ha preso la parola il sindaco Girolamo Auricchio, che all’inizio della serata si era seduto a distanza da Grippo, Morra e Antico, sottolineando di sentirsi ospite e non “titolare della manifestazione” visto che è il comune ad organizzare “Le notti dell’apide”. Auricchio ha affermato che nei conti presentati dall’associazione non è stata evidenziata l’entità del contributo del comune: “contributo ottenuto da enti per intercessione del comune e non soldi tratti dalle casse comunali”, ha precisato. Ma gli animi hanno iniziato ad infuocarsi quando Auricchio ha espresso perplessità su alcune voci del rendiconto, che tra l’altro non è stato approvato dalla giunta comunale come era giusto che fosse, ricordando che all’amministrazione spettava di visionare anche il rendiconto dei procedenti anni, cosa che invece non è stata fatta. Ha ricordato come “l’amore” che lo legava all’associazione sia finito improvvisamente al termine della terza edizione dell’evento, ad agosto scorso, senza ragioni apparenti. Infine ha informato i presenti circa gli attacchi subiti attraverso facebook, dove tempo fa Paolo Antico lo appellava con malcelato disprezzo come “Don Rogrido”.
“Ci ha dato dei ladri”, è stata la replica di Antico, acclamato dai numerosi aspidini presenti in aula, il quale tuttavia non ha risposto in maniera soddisfacente ad alcune domande e considerazioni del sindaco. Ha spiegato però la ragione della fine del famoso amore: “All’indomani della manifestazione – ha spiegato, e qui è stato tutto più chiaro – nel manifesto con cui l’amministrazione ringraziava tutti per la riuscita dell’evento, non si faceva menzione degli aspidini”. Un errore gravissimo, per Paolo Antico e i suoi compagni di associazione, che ha trasformato il sindaco, da uomo e amministratore disponibile e pronto a tutto per garantire il successo della manifestazione, al Don Rodrigo di turno, uno che “vuole comandare sempre”, “un falso” secondo Fernando Morra che per un attimo ha abbandonato il classico modo di fare pacato, ed ha urlato al sindaco le sue poco garbate considerazioni. Alla fine è intervenuto il Presidente del Consiglio Comunale Gabriele Iuliano, che ha condannato la poca economicità di certe scelte, ed anche alcuni atteggiamenti poco corretti dell’associazione, ed anche dei presenti in sala, che non hanno risparmiato considerazioni piccate all’indirizzo dell’amministrazione. Insomma, uno spettacolo non edificante. L’incontro, nonostante i toni accessi e la tensione tangibile, si è concluso con la certezza che l’evento di farà ancora, come ha sottolineato al termine della serata Girolamo Auricchio.
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