“La strada è lunga ma ce la faremo”. Lo ha ha detto Corrado Martinangelo, componente della segreteria del Ministro delle Politiche agricole, incontrando a Roccadaspide presso la sede dell’ente in via Cesine, gli operai idraulico forestali della Comunità Montana Calore Salernitano, che come i colleghi di altri enti montani campani hanno numerose mensilità arretrate, nonostante l’attenzione dimostrata dalla regione Campania, che, qualche settimana fa, ha deciso di finanziare il piano forestazione con ottanta milioni all’anno e non più 60 come in precedenza.
“Intanto partiamo da un presupposto – ha detto – viviamo in questo settore un’assenza di politica durata 5 anni, ma, anche con una azione di supporto da parte del Ministero delle Politiche agricole, la giunta regionale ha avuto un primo risultato: il piano di forestazione finanziato per 80 non 60 milioni all’anno. Adesso dobbiamo concludere come Regione come Ministero un accordo quadro nazionale per l’assegnazione delle risorse. Nella prossima giunta regionale si discuteranno norme importanti per la forestazione, e tra queste il fondo di rotazione che può anticipare i soldi da parte della Regione, mentre si concludono le procedura lunghe si accordo dei pagamenti per i forestali. E infine – prosegue Martinangelo – avremo la legge di riforma, che tra dicembre e gennaio approderà in consiglio regionale. La cosa fondamentale – ha concluso – che è che la giunta De Luca consideri fondamentale la forestazione”.
Intanto gli operai forestali, pur essendosi fatti contagiare dell’entusiasmo per l’assegnazione di una somma maggiore per la forestazione, sono ancora in una situazione di forte disagio perché avanzano ben 16 mensilità. “Con la giunta De Luca – commenta l’operaio Rino Nese – confidiamo che si possa sbloccare questa situazione”.
Presente all’incontro anche il mondo sindacale. “Siamo in una fase di ricostruzione di un settore che praticamente era stato smantellato dalla vecchia giunta regionale – è stato il commento di Aniello Garone, segretario della Fai Cisl Salerno – ora si tratta di gestire una fase transitoria”.