Ven. Dic 20th, 2024

Mucche al pascolo su un sito archeologico. Accade a Roscigno, tra le gloriose rovine di Monte Pruno, dove una mandria di una cinquantina di capi di bestiame è stata lasciata libera di pascolare, senza alcun intervento del pastore.

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Lo rende noto il sindaco di Roscigno, Pino Palmieri, fuori per lavoro, informato telefonicamente dell’accaduto, che ha immediatamente contattato le forze dell’ordine affinché si recassero sul posto per fermare l’opera di distruzione da parte dei  bovini. Un’azione premeditata, secondo Palmieri, visto che è stata posta una recinzione abusiva al fine di limitare all’interno del sito l’opera di devastazione. Si rischia così di mettere a repentaglio un’area importante per tutto ciò che rappresenta e che può rappresentare per il territorio, ma anche di buttare all’aria un lavoro costato 500mila euro. Proprio qualche settimana fa, infatti, si è concluso un intervento che ha portato a Roscigno prestigiosi archeologi, che hanno condotto un’importante campagna di scavo. Sul posto le forze dell’ordine per la stima dei danni e per decidere il da farsi. “Purtroppo anche in situazioni simili il nostro territorio è abbandonato a sé stesso – è l’amaro commento di Palmieri – e, nonostante gli ingenti fondi investiti per portare alla luce il sito, le istituzioni non lo tutelano abbastanza, con il rischio di disperdere un patrimonio di inestimabile valore. La prepotenza, l’arroganza e l’illegalità hanno la meglio sulla valorizzazione e conservazione del patrimonio storico/culturale del nostro paese. Mi impegnerò in tutti i modi per ribaltare questa situazione”. L’amministrazione comunale la prossima settimana adotterà una delibera con la quale darà incarico ad un legale di presentare querela nei confronti di questo pastore e di perseguirlo in tutte le sedi, sia penale che civile.

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Di Annavelia Salerno

Giornalista professionista a Radio Alfa, direttore responsabile di Voci dal Cilento, ma prima di tutto mamma, moglie, figlia e sorella

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