SERVIZIO DI ANNAVELIA SALERNO – E’ un bel regalo di Natale quello che arriva dalla Giunta Regionale della Campania alle popolazioni degli Alburni che da anni attendono, finora invano, la conclusione dei lavori alla Fondovalle Calore, l’importante arteria di collegamento tra Cilento e Valle del Sele, candidata, almeno nei sogni e nelle aspettative dei più, a fare uscire il territorio dall’isolamento al quale sembra condannato. Tra i vari provvedimenti adottati dalla Giunta Regionale presieduta da Vincenzo De Luca, vi è, sul “fronte delle infrastrutture e della mobilità”, lo sblocco delle risorse pari a circa 9 milioni di euro “necessarie per il completamento dell’asse viario della Fondovalle Calore”.
L’ennesimo spiraglio, l’ennesima illusione, dirà qualcuno, ma in tanti sono nuovamente disposti a credere nella ripresa dei lavori, iniziati qualche anno fa dopo decenni di attesa, ma poi sospesi, in seguito riavviati e ancora una volta interrotti, determinando, di volta in volta, l’entusiasmo, le speranze, le amarezze di cittadini e amministratori. Certamente quelli maggiormente amareggiati sono i cittadini degli Alburni, che vedevano nella Fondovalle un’occasione di sviluppo, e ancor di più coloro che risiedono a Mainardi, località di Aquara confinante con Castelcivita, dove ormai da anni restano in bella mostra enormi piloni di cemento e ferro a ricordo di un ipotetico percorso dell’arteria, e che hanno contribuito solamente a rovinare il paesaggio un tempo bucolico e inviolato, e ad accrescere il malumore di chi vi abita. Ora, le attese estenuanti, i sogni infranti, gli sprazzi di entusiasmo e le inevitabili delusioni potrebbero diventare davvero un ricordo. Parola del Governatore della Campania. E se Vincenzo De Luca è riuscito negli anni a creare per Salerno la definizione di “città europea”, c’è da scommettere che riuscirà anche a fare riprendere i lavori che finora nessuno è riuscito a far partire realmente. Prima che sia tardi. Prima che il complesso intreccio di pareri negati, fondi revocati, ed altri cavilli burocratici possa smorzare nuovamente il tiepido entusiasmo scaturito dalla decisione assunta a Palazzo Santa Lucia.