Dom. Set 8th, 2024

Si intitola “Il buio di notte” il libro di Giampaolo Rugarli, opera che si apre con una frase che ne potrebbe rappresentare la chiave di lettura:

rugarli.jpg“Tutte le mattine passavo davanti a un negozio di cassette e di dischi: in una delle due vetrine, era in mostra un’arpa che non era in vendita. Serviva per richiamare l’attenzione della gente. Io un po’ guardavo l’arpa e un po’ la giovane commessa che sorrideva. Sono trascorsi circa trent’anni da allora, e forse è meglio che mi occupi di un passato meno remoto, sebbene, alla mia età i fatti più vicini siano i più lontani. Ci sarà una ragione”. Protagonista de “Il buio di notte” è il poliziotto Mario Rossi, prossimo alla pensione nella città di Milano, chiamato ad indagare sulla morte poco chiara del vescovo Monsignor Azimont, prelato a capo di una fondazione benefica ma che in realtà si occupa d’ogni tipo di affare, dal commercio di armi a quello di droga, al riciclaggio di cibi scaduti. Ed è proprio intorno alla fondazione che si sviluppa la storia, ed è intorno ad essa che ruotano le vicende dei protagonisti: una storia che lascia emergere le nefandezze del mondo, ma che si conclude con una speranza di redenzione per gli errori umani. 

Commenti

commenti

Di Annavelia Salerno

Giornalista professionista a Radio Alfa, direttore responsabile di Voci dal Cilento, ma prima di tutto mamma, moglie, figlia e sorella

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi