La biologa rassicura: non sono pesci velenosi
Brutta ed insolita disavventura, questa mattina, per una ventina di bagnanti che si godevano il mare di Agropoli, i quali sono stati punti da un branco di tracine, conosciuti anche come pesci ragno. Non ci sono state conseguenze per i bagnanti, che, sebbene spaventati anche a causa del dolore provocato loro dalle punture, sono usciti dall’acqua e hanno chiesto soccorso; son ostati poi medicati con acqua e ammoniaca. Alcuni di loro sono rientrati in acqua, a differenza di altri, soprattutto donne e bambini. Secondo la dottoressa Flegra Bentivegna, biologa marina della stazione zoologica di Napoli, la puntura di tracina non è la modalità di attacco di questi pesci, dotati di aculei sul dorso: in realtà le tracine, che vivono in acque poco profonde – quindi non è insolito trovarli – e strisciano letteralmente sui fondali sabbiosi. Se si entra in contatto con gli aculei si avverte grande dolore a causa della presenza di veleno, ma non ci sono conseguenze gravi, fatta eccezione per soggetti eventualmente allergici. La soluzione è quella di succhiare il veleno come si fa con le punture di vipera, e lasciare i piedi in acqua calda per almeno mezz’ora. La dottoressa Bentivegna, tuttavia, suggerisce di far calzare ai bambini dei sandali di gomma per evitare il contatto.