Problemi ad Alfano, piccolo comune che si trova lungo la Valle del Mingardo, dove da una settimana la corrispondenza non viene più recapitata. La colpa, secondo una nota diramata dal comune, è di Poste italiane che non ha rimpiazzato ancora l’unico postino addetto alla distribuzione che è andato in pensione. Quindi centinaia di lettere, cartoline, raccomandate e forse anche importanti atti giudiziari, non vengono consegnati ai destinatari. Il sindaco, Angelo Grosso, si dice pronto ad attuare azioni drastiche. “Se il disservizio continua, sporgerò denuncia per interruzione di pubblico servizio – spiega infatti il primo cittadino – Non è possibile che il pensionamento di un operatore determini ricadute così gravi su un’intera comunità, letteralmente privata da un giorno all’altro del servizio di recapito della corrispondenza. I disagi sono enormi per i cittadini, ma anche per gli uffici pubblici, compreso lo stesso Comune che da oltre sette giorni non riceve la corrispondenza”.
Ma la cosa più grave, a detta del sindaco, è che Poste Italiane non ha previsto una soluzione che possa garantire il recapito della corrispondenza. Per la funzione che è chiamata a svolgere, spiega Grosso, Poste italiane non può limitarsi a operare all’insegna dei tagli e degli sterili conti ragionieristici quando è la vita stessa di una collettività che viene compromessa. Significa costringere all’estinzione i piccoli Comuni che pure costituiscono la spina dorsale della nostra Nazione.