E’ stata riaperta al culto a dicembre la chiesa di San Biagio di Altavilla Silentina, chiusa in seguito al terremoto che sconvolse l’Irpinia, il Salernitano e parte della Basilicata oltre 32 anni fa. Per l’occasione la comunità si è riunita davanti alla chiesa di Sant’Antonino in Piazza Antico Sedile per prelevare la statua di San Biagio e accompagnarla in processione ad aprire le porte della sua Casa. Presente l’Auriga Cilento, associazione per lo Sviluppo e Promozione del Territorio, che per l’occasione ha organizzato il convegno sul tema “Chiesa di San Biagio fra arte e tradizione” incentrato sull’importanza storica, artistica e religiosa del bene e sui prossimi obiettivi che l’associazione si prefigge. Durante l’evento è stato possibile visionare documenti e foto riguardanti la storia religiosa e artistica della chiesa a cura di Bruno Di Venuta e acquistare il libro “Le Novelle dell’Acquafetente” scritto da Padre Candido Gallo e pubblicato a cura dei Lyons Club Paestum, il cui ricavato andrà devoluto per le ultime spese di restauro. Nella chiesa di San Biagio si possono ammirare le splendide tele di Nicola Peccheneda, ricollocate dopo 250 anni dalla loro realizzazione, sugli altari per i quali furono create.
Questa chiesa, le cui origini si perdono nel Medioevo, fu ricostruita nella metà del Settecento per volere dell’arciprete Michele Capopizza e abbellita di pregevoli stucchi neoclassici e raffinate opere d’arte, realizzate da artisti molto noti e affermati all’epoca.