È stata trovata la soluzione migliore, ad Altavilla Silentina, al problema che assilla tutte le amministrazioni locali dopo la chiusura, diversi mesi fa, del canile di Cicerale, presso il quale, tuttavia, i numerosi cani randagi raccolti per le vie dei paesi non trovavano certo una degna accoglienza. Ad ogni modo, dopo i sigilli apposti alla struttura per carenze igienico-sanitarie, i comuni si sono ritrovati alla prese con questo annoso problema che era e resta a carico dei comuni. Ad Altavilla Silentina, invece, il problema è stato risolto grazie all’impegno del comune, alle iniziative della delegazione altavillese della Lega Nazionale per la difesa del cane, e soprattutto con il coinvolgimento dei cittadini.
Prima di ogni cosa i cani sono stati sterilizzati: l’intervento chirurgico è gratuito, ma la delegazione della lega, presieduta da Rosa Strefezza, di certo non può sostenere i costi di carburante per raggiungere l’ambulatorio sito a Fuorni, le spese di degenza degli animali, e quelle relative all’acquisto di cibo specifico per il decorso post operatorio e soprattutto medicinali per il periodo di degenza che va dai 5 ai 7 giorni. Così dell’operazione si è occupata l’amministrazione che fin da quando si è presentato il problema ha dato testimonianza di avere a cuore la risoluzione del problema e il destino dei cani. Dopo averli sottoposti a sterilizzazione – unico rimedio all’emergenza randagismo – il Comune retto da Antonio Di Feo ha autorizzato la reimmissione sul territorio delle sette cagnette randagie, che da oggi potranno contare sull’affetto e sulla dedizione di altrettante famiglie che hanno deciso di prendersene cura. Esprime grande soddisfazione per come la vicenda si è risolta Rosa Strefezza, Presidente della delegazione di Altavilla Silentina della “Lega Nazionale per la Difesa del Cane” che in una missiva ha voluto ringraziare il Sindaco e l’amministrazione per aver autorizzato la reimmissione dei cani. “La vostra disponibilità fa onore alla nostra città – si legge nella lettera – che è tra le prima, nella provincia di Salerno, ad aver tempestivamente ad un’iniziativa importante, ad un rimedio reale per un problema ancora tanto diffuso”.