Sarà presentata giovedì, alle 10.30, presso la sede dell’Ente Provinciale per il Turismo, in via Velia, a Salerno, la terza edizione della manifestazione “Libertà e moti cilentani”, organizzata dal Comune di Altavilla Silentina e finanziata dalla Regione Campania, in programma il 24 e il 25 ottobre prossimi.
Una due giorni ricca di attività che partendo dai fatti storici del 1799 e del miracolo di Sant’Antonio, vogliono favorire la riscoperta di un territorio ricco di arte, cultura e tradizione. Tra gli eventi in programma, il più interessante è senza dubbio la rievocazione storica dei fatti accaduti nel sud della penisola ed in particolare nel territorio dell’attuale Campania, negli anni tra ‘700 e ‘800. Questo particolare momento storico verrà affrontato anche nel corso di due convegni: il primo, in programma sabato alle ore 18, nella Chiesa di Sant’Antonino, nel centro storico di Latavilla Silentina, verterà su “1799: tra rivoluzione e reazione. Il miracolo di Sant’Antonio ad Altavilla Silentina”. Il secondo convegno, in programma presso il Convento di San Francesco alle ore 18.00, pone l’accento sul patrimonio storico-artistico del territorio partendo dal convento e dalla omonima chiesa di San Francesco, fino ad arrivare alle tele del Vela e del Peccheneda. Il tema sarà “Il Regno di Napoli e Altavilla Silentina: il patrimonio artistico tra ‘700 e ‘800”. Spazio poi alla musica popolare: in programma stage di musica dedicati alla tarantella cilentana e alla tammurriata. Ma la musica popolare sarà protagonista anche dei due concerti in programma in serata. Sabato 24 ottobre A Paranza r’o’ Lione propone musiche, canti e danze che vanno alle radici della tradizione; a concludere la manifestazione, domenica 25 alle ore 21.30 in Piazza Umberto I°, il concerto di Eugenio Bennato, che propone un repertorio di musiche popolari del sud Italia coinvolgente ed entusiasmante, in grado di trascinare in danze sfrenate al ritmo di chitarra battente e tamburelli. Non mancheranno i piatti tipici diffusi tra ‘700 e ‘800: si potranno infatti gustare piatti a base di verdure miste con la classica Ciambotta o dal magnifico Soffritto di maiale, per poi passare alle Lagane con i ceci o ai particolari Triidi cotti in un brodo di carne e osso di prosciutto, fino ad arrivare a piatti come la Piccata di bufalo o quelli a base di selvaggina con il Cinghiale in umido, per poi finire dolcemente con Pastiere e Zeppole. Non mancherà la classica Pizza altavillese.