Mer. Lug 17th, 2024

Domani e dopodomani una due giorni dedicata ad una delle più tristi pagine della storia italiana

Importante appuntamento con la storia, domani, ad Altavilla Silentina. Nel pomeriggio, infatti, prenderà il via una due giorni dedicata ad una delle più tristi pagine della storia italiana, datata settembre 1943, che ha avuto una significativa parentesi proprio nel comune che affaccia sulla Piana del Sele. Altavilla Silentina fu scenario di uno scontro sanguinoso che costò la vita a decine di persone, tra gli americani ed i tedeschi. Dall’11 al 17 settembre diversi cruenti combattimenti, ebbero quale scenario il luogo oggi denominato “quota 424” proprio per non perdere la memoria di quanto accadde in quei giorni: centinaia i morti tra gli eserciti in campo, ma anche popolazione civile pagò il suo doloroso tributo di vittime, almeno 85 quelle accertate, nei giorni della cosiddetta “Battaglia per Altavilla”. A dare maggiore risalto ad un ricordo certamente incancellabile, pochi mesi fa, una vicenda di speranza e di dolore è emersa dal buio improvvisamente: in quei giorni di disperazione, trenta ebrei ungheresi, originari dell’ungherese città di Lenti, per sfuggire ad una morte sicura, in un campo di sterminio nazista, utilizzarono falsi documenti anagrafici provenienti dal Comune di Altavilla Silentina. Non si conosce il loro destino, ma la scelta dei trenta di tentare di salvarsi attribuendosi origine altavillese, induce ad accentuare quel ricordo e a guardare al passato con maggiore responsabilità. Così è anche per il primo cittadino di Lenti, che oggi,  venuto a conoscenza della vicenda portata alla luce dal giornalista Nico Pirozzi, in una lettera all’amministrazione comunale di Altavilla Silentina, retta da Antonio Di Feo, ha espresso il desiderio di allacciare un legame con la comunità altavillese, in ricordo di quel gesto di solidarietà, impegnandosi a far tradurre in lingua ungherese la ricerca di Pirozzi. In seguito, esaudendo una richiesta  del Consiglio Comunale, il Presidente della Repubblica ha conferito una Medaglia d’argento “al merito civile” al Gonfalone della Città, per il comportamento tenuto dalla cittadinanza, in occasione delle convulse vicende dello Sbarco alleato.
Da queste motivazioni traggono origine le celebrazioni di domani e dopodomani: ricordare, non dimenticare e solennizzare l’evento con una cerimonia pubblica, alla presenza di autorità civili e militari e del Prefetto di Salerno, Claudio Meoli. Domani, dunque, un convegno farà il punto sulla storiografia dello Sbarco di Salerno, con riferimento particolare alla “Battaglia di Altavilla”. Interverranno storici, saggisti e docenti universitari. Venerdì, invece, la cerimonia ufficiale alla presenza del Prefetto e del Questore.

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Di Annavelia Salerno

Giornalista professionista a Radio Alfa, direttore responsabile di Voci dal Cilento, ma prima di tutto mamma, moglie, figlia e sorella

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