Ha dell’incredibile la storia accaduta a Guglielmo Bruno, originario di Aquara, che dopo ben 15 anni ha ricevuto un rimborso per alcune bollette dell’energia elettrica pagate per errore più volte.
Peccato che sia morto da 13 anni… L’uomo, nel 1994, aveva infatti chiesto il rimborso e l’Acea, il gruppo industriale che si occupa della gestione dei servizi energetici, ha sì evaso la pratica, ma solo il 15 maggio scorso. A recapitare la lettera con la quale si annunciava l’avvenuto rimborso di 600 euro, è stata perciò la signora Lola Bruno, dato che nel frattempo il padre, il signor Guglielmo, era deceduto nel 1996. Ma poiché spesso al danno si unisce la beffa, dall’Acea hanno fatto sapere che la signora Bruno non potrà incassare i soldi del rimborso. L’assegno, infatti, è intestato al titolare dell’utenza elettrica, ovvero all’ormai defunto Guglielmo Bruno. I familiari del signor Bruno hanno annunciato che faranno causa all’Acea.