Una novità che arriva da un disegno di legge che ha avuto il via libera del Consiglio dei Ministri e che sostanzialmente modifica la disciplina in materia di filiazione allo scopo di assicurare eguali diritti ai figli legittimi e ai figli naturali; fino ad oggi non è stato così, e c’è stata sempre una discriminazione che per forza di cose si ripercuoteva sui bambini.
Ne dà notizia il Ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, secondo la quale “grazie ad un testo equilibrato, ponderato e condiviso, da oggi non vi sarà più la distinzione tra figli di serie A e B, una distinzione che spesso era utilizzata anche nelle dispute per eredità, penalizzando chi era nato al di fuori del matrimonio”. Da oggi – conclude il Ministro – non si parlerà più di fratelli e fratellastri, o come si dice comunemente, di figli e figliastri. In una società che si evolve e muta – continua la Carfagna – è essenziale che le leggi, le istituzioni e la classe politica diano risposte capaci di tutelare i cittadini e a garantire pari opportunità per tutti”.
Una svolta epocale, secondo il sottosegretario alle Politiche per la famiglia, Carlo Giovanardi, il quale evidenzia che dovrà essere modificato il diritto successorio, perchè l’eredità a parità di trattamento viene come diritto del figlio nato nel matrimonio e di quello fuori, ma tutti i figli hanno ora lo stesso status giuridico. Non solo: all’interno del progetto di legge ci sono principi innovativi sulla potestà dei genitori e sul diritto del figlio ad essere ascoltato sulle scelte che riguarderanno il suo futuro. Il Parlamento dovrà ora approvare questo ddl per poi stilare i regolamenti attuativi che daranno sostanza a quanto scritto nella norma», ha concluso Giovanardi.