Prestiti usurai al tasso del 240% concessi a quattro imprenditori della Piana del Sele costretti a pagare sotto minaccia di morte. In un caso un debitore è stato ferito gravemente ad una gamba per aver chiesto di dilazionare i pagamenti.
Sono alcuni dei particolari emersi da un’inchiesta condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Salerno nei confronti di esponenti del Clan De Feo che stamani ha portato i Carabinieri di Battipaglia all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre pluripregiudicati, già detenuti a Monza. Sono Antonio Feo, 46 anni, Giuseppe Capo di 32 e Alfonso Salvatore di 42 anni, accusati di concorso in lesioni personali, usura ed estorsione aggravati dal metodo mafioso. Il provvedimento fa seguito ad una complessa indagine scaturita dall’arresto di un affiliato al clan De Feo, accusato di usura. Una copiosa documentazione ritrovata in quell’occasione ha portato agli sviluppi odierni.