Mer. Dic 18th, 2024

La Campania rimane la regione italiana al top delle illegalità ambientali con oltre 4.800 infrazioni, pari al 17% del totale, mentre al secondo posto si piazza il Lazio. E’ quanto risulta dal rapporto Ecomafia 2010 di Legambiente presentato ieri a Roma. L’ecomafia si conferma “una holding solida e potente”, con un giro d’affari pari a 20,5 miliardi di euro, una cifra che lievita al ritmo di 78 reati al giorno, più di 3 ogni ora.

Un ‘fatturato’ in nero generato dall’impennata delle infrazioni nel settore dei rifiuti e dal business del cemento ‘depotenziato’. Salgono i reati contro la fauna del 58% e quelli contro l’ambiente marino. C’è poi la criminalità che in Basilicata, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia, ottiene i maggiori proventi illeciti in agricoltura, in particolare dal furto di attrezzature e mezzi, dall’usura, dalla macellazione clandestina e truffe all’Unione europea.

Commenti

commenti

Di Annavelia Salerno

Giornalista professionista a Radio Alfa, direttore responsabile di Voci dal Cilento, ma prima di tutto mamma, moglie, figlia e sorella

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi