Sono ferme al palo le attività del Piano di Zona Ambito S6, con Capaccio come comune capofila, al quale fanno riferimento i comuni di Albanella, Giungano, Magliano Vetere, Monteforte Cilento, Trentinara, Aquara, Bellosguardo, Castel San Lorenzo, Castelcivita, Controne, Corleto Monforte, Felitto, Ottati, Roccadaspide, Laurino, Piaggine, Roscigno, Sacco, Valle dell’Angelo e Sant’Angelo a Fasanella. Da diversi mesi non vengono erogati i servizi di assistenza alla fasce deboli, come fatto negli ultimi anni, e non per carenza di fondi, dal momento che gli altri piani di zona della provincia di Salerno continuano senza alcun problema a garantire i servizi resi finora. Da mesi, infatti, i comuni dell’ambito S6 sono alle prese con le attività di selezione pubblica nei diversi profili professionali che di fatto hanno causato un blocco delle attività della struttura. In merito è intervenuto più volte il sindaco di Roccadaspide Girolamo Auricchio, il quale spesse volte ha chiesto di sapere se in merito ci siano stati ricorsi e accertamenti giudiziari, tali da inficiare l’operato dell’organismo al quale afferiscono numerosi comuni, e che serve moltissimi utenti disabili, anziani o extracomunitari.
Recentemente, nell’ennesima lettera indirizzata al Responsabile dell’Ufficio di Piano di zona dei Servizi Sociali e al Sindaco del comune capofila, Auricchio ha chiesto di conoscere “il reale fabbisogno di personale necessario per il funzionamento del Piano di Zona, le cui attività sono ferme, ormai, da mesi”, e ha evidenziato che non si tratta della prima richiesta in tal senso: già con precedenti lettere Auricchio aveva chiesto di capire quale fosse la situazione, senza tuttavia ottenere risposta. “Stiamo assistendo ad una paralisi senza precedenti – scrive Auricchio – che danneggia inesorabilmente gli assistiti, privandoli di ogni forma di assistenza come borse lavoro, assistenza domiciliare, contrasto alla povertà, sportello per gli immigrati, in un quadro di assoluta incertezza e poca trasparenza”.