Se il reato dell’usura rimane antico, affondando le proprie origini nella notte dei tempi, oggi, di fronte l’accentuarsi della crisi economica, alla perdita di redditività delle micro-piccole imprese, al diminuire del potere di acquisto di salari e stipendi, ma anche all’esplodere di modelli culturali e stili di vita sempre più consumistici, l’usura si è insinuata tra tutti gli strati sociali della popolazione rendendo particolarmente rischiosa l’attività della piccola impresa commerciale al dettaglio, dell’artigianato di vicinato, dei ceti più poveri, ma anche degli albergatori e di quella classe media, una volta ritenuta immune da questa piaga.
Lo Stato, nel frattempo, sembra intento più a fare cassa incentivando paraventi al gioco d’azzardo come il “lotto” che a svolgere il suo ruolo di contrasto all’usura. Le statistiche elaborate dal Rapporto 2010 di “SOS impresa” rivela che il fenomeno dell’usura è in progressiva crescita. Su 200.000 vittime dell’Usura in Italia, la Regione Campania è al primo posto con 32.000 commercianti vessati. Il Giro d’affari in regione è di quasi 3 miliardi di euro e costituisce una delle principali attività della criminalità organizzata. La provincia di Salerno, purtroppo, non fa eccezione all’interno di una regione così martoriata. Salerno rappresenta, dopo Napoli, la provincia più danneggiata dal fenomeno dell’usura. La cosa più preoccupante è che rispetto ai dati del 2006, nel rapporto del 2010, la Provincia di Salerno ha scalato 10 posizioni diventando territorio ad alto rischio di usura. I motivi per cui la provincia di Salerno sia sempre più vulnerabile possono essere tanti ma forte è il timore che offra un tessuto recettivo al riciclaggio di denaro sporco. La Camorra stretta nei confini di Napoli e Caserta non ha mai disdegnato incursioni nella provincia di Salerno, nella piana del Sele, spingendosi sino alla bassa costa Cilentana. Angelo Vassallo, con il suo eroico sacrificio, è li a ricordarcelo continuamente. Tra i comuni della provincia di Salerno, Capaccio-Paestum, è fra quelli che potrebbe facilmente incorrere nel “business” dell’usura. Il veloce rigiro turistico, il mito per l’apparenza, la febbre per il gioco, l’uso di droghe, potrebbero costituire i “giusti ingredienti” per il proliferare di usura, estorsione e riciclaggio di denaro. Il giornalista Antonio Manzo, fra le colonne de “Il Mattino”, ha recentemente descritto il grande interesse che la Camorra avrebbe rivolto verso il Comune di Capaccio, un paese che offrirebbe mille occasioni per riciclare e altrettante per estorcere proprietà mediante prestanome. Nel corso dell’incontro recentemente organizzato dalla BCC di Aquara sul peso della criminalità sull’economia, Franco Roberti, Procuratore capo presso il Tribunale di Salerno, ha detto in maniera chiara e netta che da almeno 20 anni la criminalità organizzata è interessata anche al Cilento e alla bassa Piana del Sele. Un tempo, per le strade di Capaccio si mormorava dei cosiddetti “Usurai di quartiere”, gente del posto che nascosti dietro attività commerciali arrotondano con le cambiali. Il rischio concreto è, però, che si possano aggiungere agli “Usurai di quartiere”, gli “Usurai della criminalità organizzata”. Gente scortata da stuoli di commercialisti e avvocati che circondano le aziende in difficoltà, le ungono di denaro sporco, le strozzano con l’usura e le rilevano mediante prestanome. È opportuno ricordare che chi ricorre all’usura non è mai colpevole, qualsiasi sia la ragione del suo debito resta sempre una vittima a cui dare supporto. La legge e le associazioni antiusura mettono a disposizione strumenti di tutela che consentono di ricevere protezione, prestiti agevolati, ascolto, patrocinio legale e commerciale. Rivolgersi ad un Usuraio non è mai l’unica scelta possibile. Spesso non si conoscono gli strumenti che associazioni e istituzioni hanno messo in piedi per arginare un fenomeno che si può sconfiggere solo unendosi insieme e diventando più forti. Concludo con informarvi che a Capaccio è nato uno sportello Anti Usura che ha l’obiettivo di dare ascolto e soluzioni a vittime dell’Usura o ad aziende e persone in difficoltà. Lo sportello sta lavorando ad un accordo con la Fondazione Nashak di Teggiano (http://nashak.org) e potrà essere contattato al numero di telefono: 392 0612866. Chi volesse ulteriori informazioni sul fenomeno dell’Usura nella Piana del Sele può vedere la trasmissione su “Usura e Raket” che viene trasmessa, in questi giorni, su Stile TV. Se sei vittima di usura o se sei coniuge, figlio, amico di una persona in difficoltà, non esitare a rivolgerti allo sportello per avere aiuto. Qualsiasi sia la trama della vostra vita il lieto fine esiste, realizziamolo insieme.