Secondo il detective salernitano Marco Gallo, tecninco della difesa della famiglia, una regia avrebbe operato sull’occultamento del cadavere e per i depistaggi. Secondo Gallo, Danilo Restivo sarebbe stato aiutato a nascondere il corpo di Elisa da almeno altre due persone.
Gallo fornisce una versione particolareggiata dei fatti, affermando che gli artefici avrebbero agito tra le 14 e le 16.30, senza Restivo, che fu mandato a casa. In seguito alla morte di don Mimì Sabia, qualcuno potrebbe aver tolto il materiale di risulta che copriva la salma, proprio per far scoprire il corpo. Elisa, continua Gallo, non andò da sola nel sottotetto della chiesa, ma forse con l’amica Eliana ed altre persone che poi la lasciarono sola con Restivo, che voleva tentare un approccio.