Non sono di Danilo Restivo i due diversi Dna maschili isolati tra i reperti del sottotetto della chiesa della Trinità di Potenza dove il 17 marzo scorso fu ritrovato il cadavere di Elisa Claps.
Lo hanno stabilito i periti genetisti coordinati dal professor Vincenzo Pascali, Direttore dell’Istituto di medicina legale dell’Università cattolica di Roma, che hanno concluso le analisi genetiche ed hanno trasmesso la loro consulenza al gup di Salerno, che l’aveva disposta durante l’incidente probatorio. Il lavoro dei periti è stato oltremodo complesso. Il terzo Dna è invece risultato diverso dai primi due, e, dunque, di un’altra persona.